1)
Dizion. 5° Ed. .
OSTESSA.
Apri Voce completa
pag.751
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
OSTESSA. Definiz: | Sost. femm. Colei che tiene un'osteria; Albergatrice: ed altresì Moglie dell'oste. – |
Esempio: | Pulc. L. Morg. 20, 62: E torna coll'ostessa a ragionarsi, Però ch'ell'era bella, e fassi amare. | Esempio: | Med. L. Canz. ball. 30 t.: O che buon brodo fan le fave lesse, Che nel pignatto condiscon l'ostesse. | Esempio: | Firenz. Pros. 2, 10: Me ne andai a una ostessa chiamata Megera, vecchia, ma per altro arguta e gentile. | Esempio: | Grazz. Cen. 303: Vo' che domattina per tempo tu vada a Firenze, e dia questa lettera in mano alla tua ostessa. | Esempio: | Dav. Scism. 354: Fu eretico.... e sì libidinoso, che, tornando di Germania, rubò una ostessa. | Esempio: | Lipp. Malm. 2, 38: Quell'ostessa davvero avea ragione, Perch'ella è bella fuor d'ogni misura. | Esempio: | Giulianell. Lett. 116: La voce zonab presso gli Ebrei significa promiscuamente meretrice ed ostessa. | Esempio: | Bott. Stor. Ital. cont. 10, 156: L'ostessa rimase, come trovavasi, seduta, e dalla paura in fuori non ebbe male alcuno. | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 29: Giunge l'ostessa, e in tavola vien posto Un gran cappone a lesso ec. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 293: Chiamò l'ostessa, alla quale disse che lasciasse i figliuoli in guardia a una loro servetta e scendesse in cucina, a far le sue veci. | Esempio: | Card. Poes. 1002: La giovine ostessa a la soglia Ride, saluta, ec. |
Definiz: | § E per Luogo dove sta l'ostessa, Albergo od Osteria. – |
Esempio: | Lipp. Malm. 2, 33: Era già scavalcato ad una ostessa, Per far, siccom'ei fece, un conticino. |
|