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1) Dizion. 5° Ed. .
FIGLIA.
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Dizion. 5 ° Ed.
FIGLIA.
Definiz: Femm. di Figlio.
Dal lat. filia. –
Esempio: Dant. Purg. 15: Vendica te di quelle braccia ardite, Che abbracciar nostra figlia, o Pisistrato.
Esempio: E Dant. Parad. 6: Quattro figlie ebbe, e ciascuna reina Ramondo Berlinghieri.
Esempio: E Dant. Conv. 135: Maria.... figlia di Giovacchino e d'Anna.
Esempio: E Dant. Conv. 377: Quando Aceste, nutrice d'Argia e di Deifile, figlie d'Adrasto rege, le menò ec.
Esempio: Tav. Rit. 1, 197: Io non soe re al mondo, che volentieri non donasse sua figlia a messer Tristano.... E allora se ne vanno a Tristano e dicono, cioè lo re: Io vi dono mia figlia Isolda a vostra dama, se a voi piace.
Esempio: Petr. Rim. 1, 56: Pianse morto il marito di sua figlia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 44: Figlia d'Amone e di Beatrice sono.... Dai genitori miei trovar perdono Spero e pietà, s'io caderò in errore.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 419: Nè veggia (oimè) tra pecorelle e buoi La figlia errar dopo il vigesimo anno, Senza ancor d'Imeneo gustar i doni.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 24: Ingravida frattanto, ed espon fuori.... candida figlia.
Esempio: E Tass. Rim. 4, 1, 96: O figlie di Renata, Io non parlo alla pira De' fratei, ec.
Esempio: Bald. Vers. 123: Sovra tutto a temer t'esorto, o figlia, La fama rea.
Esempio: Adim. A. Pind. 42: Or qui non fia delle.... Figlie di Cadmo il ragionare indegno.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 90: Attilia, Molto al nome di figlia, Al sesso ed all'età fin or donai: Basta.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 382: Oh grossa dote che n'avran tre figlie!
Esempio: Alf. Trag. 5, 166: Ahi madre!... Ingrata, iniqua, Figlia indegna son'io, che amor non merto.
Esempio: Mont. Poes. 1, 58: Di Licisco Si corregga l'error: ne sia l'emenda Il sangue di mia figlia.
Esempio: Panant. Epigr. 115: Ma dimmi come mai, Col viso così brutto, Sì belle figlie fai?
Esempio: Giord. Op. 2, 533: Ottima figlia e sposa e madre ottima.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 194: Finalmente, disse il principe, ho avuto la consolazione di veder mia figlia trattata da par sua.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Dant. Parad. 26: O padre antico, A cui ciascuna sposa è figlia e nuro.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 573: O padre, dal quale tutta l'umana generazione è discesa; sì che ciascuna maritata t'è figlia, e moglie di tuo figliuolo.
Definiz: § II. Figuratam. e in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Conv. 163: Questa donna fu figlia d'Iddio, regina di tutto, nobilissima e bellissima Filosofia.
Esempio: E Dant. Conv. 242: Sposa dello 'mperadore del cielo [la Filosofia],... e non solamente sposa, ma suora e figlia dilettissima.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 242: La meraviglia Dell'ignoranza è figlia, E madre del saper.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 378: Maschia eloquenza, A cui madre è la Bibbia, il Vangel padre.... Somigliante io voglio A tai padri la figlia.
Definiz: § III. Pur figuratam. e poeticam., detto di cosa che sia generata, prodotta, derivata, da un'altra. –
Esempio: Dant. Parad. 27: Così si fa la pelle bianca, nera, Nel primo aspetto della bella figlia Di quei ch'apporta mane e lascia sera.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 598: Cioè la vita umana, ch'è figlia del sole.
Esempio: Car. Eneid. 9, 131: Quinci uscir le sue navi, e come figlie Di quella selva, a me son sacre e care.
Definiz: § IV. E detto di fanciulla o donna che per ragione di età e di affetto, o altra simile, si abbia in conto di figlia. –
Esempio: Alf. Trag. 5, 150: Di me che fia, Se priva io resto della dolce figlia?... M. Deh! taci.... Un dì ritornerò.... E. Deh! il voglia Il voglia il cielo! Oh figlia amata! (Parla la nutrice di Mirra).
Esempio: Mont. Poes. 1, 66: Oh fossi Io quella dunque! A. Se lo fossi.... O figlia! C. Perchè figlia mi chiami? A. Il cor mi spinse Questo nome sul labbro. C. E a me pur anche Il cor consiglia di chiamarti padre.
Esempio: E Mont. Poes. 1, 99: Comprendo adesso, o figlia, Perchè Taltibio nel morir sciamava: Non avessi ingannata un'innocente! (Parla Eumeo a Cesira).
Definiz: § V. Estensivamente, con relazione a Dio in quanto è padre di tutte le creature. –
Esempio: Dant. Parad. 33: Vergine madre, figlia del tuo figlio, Umile ed alta più che creatura.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 724: Ella è figlia, però che Dio è padre universale di tutti; Cristo è Dio, dunque è padre di Santa Maria; e dall'altra parte è suo figliuolo.
Definiz: § VI. E per similit., con relazione a false divinità. –
Esempio: Martin. T. V. 16, 446: Giuda contaminò la santità del Signore amata da lui, e sposò delle figlie di un dio straniero.
Esempio: E Martin. T. V. Not. ivi: Giuda contaminò.... questa nazione consacrata al Signore.... collo sposare figlie di un dio straniero, cioè donne, le quali per padre e dio riconoscono un dio straniero, una falsa e bugiarda divinità, come Baal, ec.
Definiz: § VII. E detto di donna, con relazione alla sua origine, a coloro da cui discende; ovvero alla famiglia, od anche alla nazione o città, a cui appartiene. –
Esempio: Tass. Rim. 3, 16: O d'eroi figlia illustre, o d'eroi sposa, O d'eroi madre.
Esempio: Martin. T. V. 13, 394: E porteranno sulle loro braccia i tuoi figliuoli [o Sionne], e su' loro omeri le tue figlie.
Esempio: E Martin. T. V. 15, 120: E la sorella tua Sodoma, e le sue figlie torneranno al loro antico stato, e Samaria e le sue figlie torneranno all'antico stato, e tu e le tue figlie tornerete allo stato antico.
Esempio: E Martin. T. N. 2, 156: E questa figlia di Abramo, tenuta già legata da Satana per diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo laccio in giorno di sabato?
Definiz: § VIII. E figuratam. e poeticam., detto di città, rispetto alle sue origini o a' suoi fondatori. –
Esempio: Dant. Conv. 71: Poichè fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno, ec.
Esempio: Car. Eneid. 10, 277: E tutti a Pisa Eran soggetti, a la novella Pisa, Che, già figlia d'Alfeo, d'Arno ora è sposa.
Esempio: Martin. T. V. 13, 185: Chi è che tali cose ha stabilite contro di Tiro, la quale un dì portava corona? Esci come un rigagnolo dalla tua terra, o figlia del mare; tu non hai più cintura.
Definiz: § IX. Talvolta prendesi anche semplicemente per Fanciulla, Giovinetta. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 16, 38: Ch'io pur non vidi mai più bella figlia, S'io guardo ben la rifulgente testa, E 'l capo suo che Venere simiglia.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 1: Bella figlia, Dammi la mancia: tu non hai aver morte, E tanto virerai, Ch'avrai 'l viver a noia.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 10, 102: Mentre, da figlie bene accostumate, Stavan le stelle in camera serrate (qui figuratam. e in ischerzo).
Definiz: § X. Figlia d'Eva, o Figlia di Adamo, dicesi per Donna. –
Esempio: Dant. Purg. 29: Benedetta tue Nelle figlie d'Adamo.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 35: Donna, se pur tal nome a te conviensi, Che non simigli tu cosa terrena, Nè v'è figlia d'Adamo in cui dispensi Cotanto il ciel di sua luce serena.
Esempio: Giust. Vers. 258: Su, la fronte solleva, Povera figlia d'Eva.