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Dizion. 4° Ed. .
TEMPESTA, TEMPESTADE, e TEMPESTATE.
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TEMPESTA, TEMPESTADE, e TEMPESTATE.
Definiz: | Ma per lo più si usa la prima voce. Commozione impetuosa dell'acque, e principalmente di quelle del mare agitato
dalla forza de' venti. Lat. tempestas, procella. Gr. χειμών, ζάλη. |
Esempio: | Bocc. nov. 17. 8. Quelle tutte per la tempesta del mare, e per la paura vinte,
su per quella, quasi morte, giacevano. |
Esempio: | Petr. canz. 21. 4. Se non gliel tolse o tempestate, o scogli. |
Esempio: | Dant. Inf. 5. Che mugghia, come fa mar per tempesta. |
Esempio: | Boez. G. S. 24. Rettore etterno, costrigni l'amare Tempeste ec. |
Esempio: | E Boez. G. S. 37. E raggia il mare con tranquillitade Ispesse
volte sanza muover onde, Poi si rivolge in dura tempestade. |
Definiz: | §. I. Tempesta, figuratam. per Impetuosa vemenza. Lat. violentia. Gr.
βία. |
Esempio: | Dant. Inf. 21. Con quel furore, e con quella tempesta, Ch'escono i cani addosso al
poverello. |
Definiz: | §. II. Tempesta, per metaf. Affanno, Travaglio, Gran turbazione. |
Esempio: | Petr. canz. 20. 4. Così nella tempesta, Ch'i' sostengo, d'Amor, gli occhi lucenti
Sono il mio segno, e 'l mio conforto solo. . |
Esempio: | Boez. Varch. 2. pros. 1. Ma perciocchè nessuno mutamento di cose subito non
avviene senza una qualche, come noi diremmo, tempesta d'animo, quinci è nato, che tu alquanto ti sei dalla tua consueta
tranquillità allontanato. |
Definiz: | §. III. Tempesta, per Gragnuola, Fracasso di venti, e di tuoni, Burrasca. Lat. grando,
turbo. Gr. χάλαζα. |
Esempio: | Cr. 4. 18. 5. La tempesta ancora spesse volte la vigna consuma in tutto.
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Esempio: | Tes. Br. 2. 37. L'altro principale (vento) di verso Mezzodì sì è
caldo, e umido, e spesso fa folgori, e tempeste, e da ciascuna parte d'intorno lui ha venti caldi, che tutti fanno
spesso tempesta in terra. |
Esempio: | G. V. 12. 31. 4. Fu in Firenze disordinata tempesta di venti, tuoni, e baleni
molto spaventevoli. |
Definiz: | §. IV. In modo proverbiale diciamo: A tal'otta giugnesse la tempesta; a Chi arriva per mangiare,
quando gli altri hanno quasi finito; e vale, che Colui non pregiudica a' convitati, siccome non pregiudica la tempesta
dopo la ricolta. Lat. sero post tempus venis. |
Definiz: | §. V. E' s'intende acqua, e non tempesta; parimente modo proverbiale, e vale, che Non si dee
cercare in veruna cosa l'eccesso, che è sempre biasimevole. Lat. modus optimus
omnium. Gr. μέτρον
πάντων
βέλτιστος. |
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