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1) Dizion. 4° Ed. .
VANEGGIARE
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VANEGGIARE.
Definiz: Dire, o Far cose vane, o da fanciulli, Pargoleggiare, Bamboleggiare. Lat. desipere, delirare. Gr. παραφρονεῖν.
Esempio: Libr. Amor. Se la lor soavità fe vaneggiar noi, che siamo di tanto ingegno ec. la tua giovanezza non savia, come potrà contrastare?
Esempio: Petr. son. 1. E del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto.
Esempio: E Petr. son. 206. E con duro pensier teco vaneggio.
Esempio: Dant. Par. 10. Du' ben s'impingua, se non si vaneggia.
Esempio: But. ivi: Se non si vaneggia; cioè se l'uomo non si dà alle cose vane del mondo.
Esempio: Varch. Ercol. 58. Quelli, che dicono cose vane, o da fanciulli, hanno i lor verbi proprj: vaneggiare, o come disse Dante, vanare, e pargoleggiare.
Definiz: §. Per Esser vano, o voto. Lat. inane esse. Gr. κενὸν εἶναι.
Esempio: Dant. Inf. 18. Nel dritto mezzo del campo maligno Vaneggia un pozzo.
Esempio: E Dan. Inf. appresso: Quando noi fummo là, dov'ei vaneggia Di sotto, per dar passo agli sferzati, Lo Duca disse.