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1) Dizion. 5° Ed. .
CHIEDITORE.
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CHIEDITORE.
Definiz: Verbal. masc. da Chiedere. Chi o Che chiede. –
Esempio: Bocc. Filoc. 238: Non dubitò d'aspettare a mano a mano Menelao, sollecito chieditor di quella [donna].
Esempio: Firenz. Pros. 2, 91: Ubbidisci all'animo tuo, chieditor de' tuoi danni.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 260: Se a un sì possente e sì terribile Eunuco si negava la grazia d'introdurlo al re, chi mai più si ardirebbe a intramettersene chieditore?
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 492: Soperchievoli oltraggiatori, titolo dato a i Proci chieditori delle nozze di Penelope.
Definiz: § I. E per Colui che domanda un ufficio, un grado o simili. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 58: Confortato i chieditori a non conquider co' preghi lo squittino, ma promesso aiutargli.
Definiz: § II. Trovasi detto anche per Colui che muove altrui una causa, che lo cita in giudizio; che più comunemente dicesi Attore. –
Esempio: Alf. Trag. 2, 47: Ad ingannar la plebe Quanto è mestier, tutto si adopra; e leggi, E chieditore, e testimoni, e prove.
Definiz: § III. E per Colui che chiede in isposa una donna. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 109: E' mi parrebbe tempo omai di maritare Lisetta: che modi vi pare da tenere, considerato a tanti chieditori, quanti noi abbiamo?
Esempio: Salvin. Odiss. 11: Come molto dell'assente Ulisse Hai di bisogno; acciò le mani addosso A i chieditori svergognati metta.