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1) Dizion. 5° Ed. .
FORCUTO.
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FORCUTO.
Definiz: Add. Che ha forma di forca. –
Esempio: Dant. Inf. 25: E la lingua che avea unita e presta Prima a parlar, si fende, e la forcuta Nell'altro si richiude, e il fumo resta.
Esempio: E Dant. Inf. 30: Pur ch'egli avesse avuta l'anguinaia Tronca dal lato, che l'uomo ha forcuto.
Esempio: Bocc. Fiamm. 160: I miei panni lunghissimi.... ad un forcuto legno mentre io correva, non so come, s'avvilupparono.
Esempio: Bern. Orl. 51, 15: Chi mazza ha, chi baston grande, e forcuto.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 85: Gran punizione del servo errante era il portare in ispalla quel legno forcuto sostenente il carro, a cui s'appicca il timone.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 69, 1: Strumento da legnaiuoli, fatto di ferro piegato, forcuto e dentato.
Definiz: § Detto di ramo, vale Che si divide in altri rami minori. –
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 728: Chi la branca sceglie, Sia ben forcuta, e di grossezza almeno Quanto stringe una mano.
Esempio: Domen. Plin. 534: I piantoni si tolgano d'alberi fertili, che non sieno torti, nè scabrosi, nè forcuti, nè sottili, di maniera che non empiano la mano.