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Dizion. 5° Ed. .
MOLLIRE
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MOLLIRE. Definiz: | Att. Rendere molle, Ammollire; ma è voce propria del linguaggio poetico, e più, che altro d'uso figurato. |
Dal lat. mollire. – Esempio: | Ar. Orl. fur. 21, 31: In prigion sei, nè crederne uscir fuore Se la durezza tua prima non molli. | Esempio: | Bemb. Stor. 1, 32: Gli animi di quelli re, già tra se grandemente adontati, quetò e mollio. | Esempio: | E Bemb. Rim. 75: E 'l riso, che fa dolce ogni martiro; E 'l cantar, che potria mollire un sasso. |
Esempio: | Tass. Amint. S. Prol.: Aspetterò che la pietà mollisca Quel duro gelo che d'intorno al cuore Le ha ristretto il rigor de l'onestate. | Esempio: | Pindem. Poes. 97: Che la pietra natia mollir sentissi Nel core a poco a poco il terzo Giove. |
Definiz: | § I. E per Snervare, Effemminare. – |
Esempio: | S. Greg. Omel. 2, 236: Quivi li fedeli e santi uomini, i quali nessuno diletto del secolo potea mollire ed indebolire della fortezza della sua virtù. |
Definiz: | § II. Neutr. pass. Mollirsi Divenire, Farsi, molle, trattabile. – | Esempio: | Pindem. Poes. 369: Pronto a mollirsi de' tuoi monti il marmo Più che mai scorgo, ed a ritrar sul Tebro D'un saggio e prode Americano il volto. |
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