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Dizion. 5° Ed. .
CORBELLO.
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pag.737
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CORBELLO. Definiz: | Sost. masc. Vaso rotondo, tessuto di stecche di legno, col fondo piano, più che altro per uso di trasportare la roba a spalla, specialmente nei lavori della campagna. |
È forma varia dell'antiquato corbella, voce derivata dal lat. corbula, diminut. di corbis. – Esempio: | Cellin. Vit. 192: Il quale aveva un capaccio come un corbello. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 383: Ci trattano [i nostri amici] Come usa trattar il corbel l'asino, Mangiato ch'ha la biada. | Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 4, 30: Zappe, pale, piccon, ceston, corbelli Da cavar terra. | Esempio: | Corsin. B. Torracch. 1, 20: Eranvi di carciofi e di baccelli, E colmi di ciliege alti corbelli. |
Definiz: | § I. Vale anche Tanta quantità di checchessia quanta basta a empire un corbello. – |
Esempio: | Dav. Colt. 515: Mettigli al piede un corbel di coiacci mescolati con pecorina. |
Esempio: | Monigl. Poes. Dramm. 3, 41: Il me' povero Ciapo Per sbucar di prigione.... è bisognato Che lampanti do' scudi al Sere snoccioli. Che lo carpi un corbello di gavoccioli! (qui in modo scherzevole ed iperbolico). |
Definiz: | § II. Figuratam., ed in modo basso, per eufemismo dicesi per ingiuria ad Uomo balordo, Minchione, o simile. |
Definiz: | § III. A corbelli, o, come anche trovasi, Coi corbelli, posto avverbialmente, vale In gran copia. – | Esempio: | Bern. Rim. burl. 1, 59: Ma di questi lavori delle pecchie, O api a modo vostro, vi prometto Che n'abbiam co i corbegli e colle secchie. Io parlo d'ogni sorte di confetto, In torte, marzapani ec. |
Definiz: | § IV. Corbelli! usasi in modo un po' basso, come esclamazione di maraviglia, di stupore o simile; ed equivale a Capperi! Corbezzole! e simili. E O corbelli! è esclamazione d'impazienza. – |
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