Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FORCONE.
Apri Voce completa

pag.312


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FORCONE.
Definiz: Sost. masc. Forma accrescit. di Forca. Grande forca. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 284: Anche [del legno dell'olmo] se ne fanno forche, e forconi, e assai convenevolmente tutti gli strumenti che richieggon tenacità e fermezza.
Esempio: Bern. Orl. 40, 31: Prese un forcone in mano, e va con ello Con molta furia addosso al Paladino.
Esempio: Alam. L. Colt. 4, 880: Or il torto forcon co 'l dritto palo Aguzzar e limar, ec.
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 54: Due di quell'anime.... gli uscirono, preso il tempo, di bocca e fuggirsi; ma furono seguitate da due diavolacci e raggiunte; e l'uno d'essi una ripresa con un forcone... glie le rimise in bocca con esso.
Esempio: Segner. Op. 4, 327: Meritò che un diavolo, presto presto, con un forcone alla mano, gli apparisse visibilmente a dar la consolazione ch'egli meritava.
Esempio: Salvin. Georg. 1, 103: Affilan altri i pali ed i forconi, E con salcio d'Amelia legan viti.
Definiz: § E in senso particolare, intendesi per Quella forca con manico di legno e con rebbj di ferro, usata a rifare il letto alle bestie, a trasportare e ammontare il letame, e a simili altre operazioni.