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GARA.
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GARA.
Definiz: Sost. femm. Contrasto vivo e pertinace fra due o più competitori od emuli, ciascuno dei quali si sforza di superare gli altri, a fine di conseguire un dato premio, onore, grado, ufficio, e simili.
Forse è dall'arabo ghâra o gârah, Impeto, Scorreria, di gente armata a cavallo. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 11: I quali (i cittadini di Firenze), per loro superbia e per loro malizia e per gara di uficj, hanno così nobile città disfatta.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 364: I figliuoli di messer Mosca,... cugini di messer Guidotto, divenuti nimici per gara, il perchè lui li tenea in prigione, ec.
Esempio: E Comp. Din. Cron. DL. 369: Due fratelli,... e messer Sovramonte degli Amati, uno savio cavaliere quasi loro aversario per gara d'onori, vi s'accordorono.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 82: Più vanti avendo fatto l'un contra l'altro per gara d'onore, ec.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Giust. Vers. 31: Se nelle lepide Gare d'ingegno Tizio o Sempronio Dà più nel segno,... Non fate broncio,... Che ec.
Esempio: Niccol. Strozz. 1,5: Fra questi iniqui Gara è di frode!
Esempio: E Poes. 2,6: Il fasto Senza ricchezze, la viltà nascosa Con magnifici nomi, e in turpe gara Titoli e servitù.
Definiz: § II. E per Emulazione. –
Esempio: Car. Arist. Rett. 140: La gara è un certo dispiacere che ci pigliamo, quando coloro, che di natura son simili a noi, hanno, o ci par ch'abbino, di quei beni onorevoli, che ancora noi potremmo conseguire; non perchè gli abbino quei tali, ma perchè non gli abbiamo ancora noi. Che per questo la gara è cosa buona, e cade ne gli uomini buoni; e l'invidia è cosa cattiva, e vien ne gli cattivi uomini, avegna che 'l buono per gara s'industria di conseguire il bene per lui, ed il cattivo per invidia d'impedire che non l'abbia il prossimo.
Definiz: § III. E per Contesa, Lite, Dissensione, ed altresì Rivalità, Inimicizia, e simili. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 193: Avendo auto per più tempo innanzi gara co' Genovesi, per cagione della Sardigna.
Esempio: Liv. Dec. 1, 278: E così da due lati assalirò [i Romani] la terra de' nemici, e per grande gara guastarono dall'una parte gli Equi, e dall'altra i Volsci.
Esempio: Vill. M. 148: E però si mosse quistione di limitare il loro tempo, e istrignerli (gli ambasciatori) con certe leggi; e di questo fu gara e lunga tira nel nostro Comune. In fine si vinse, ec.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 429: Questa risposta mi pare accomodata a levare via gara, e mostrare di stimare il compagno, acciò che quando si tenterà sia bene disposto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1,8: Nata pochi dì inanzi era una gara Tra il conte Orlando e il suo cugin Rinaldo, Che ambi avean per la bellezza rara D'amoroso disio l'animo caldo.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 20: E che la reggia Fra le gare fraterne arde divisa?
Definiz: § IV. E per similit. –
Esempio: Bertin. A. F. Medic. dif. 44: Veramente io mi ricordo d'aver letto che nel passato secolo, per una certa gara succeduta fra Ercole Sassonia ed Alessandro Massaria sopra l'uso de' vescicanti,... alquanto si screditò la medicina.
Esempio: Giust. Vers. 30: Ma sulla cattedra Resti ogni lite Di metafisiche Gare sciapite.
Definiz: § V. A gara, posto avverbialm., vale Sforzandosi o Procurando ognuno di superare gli altri, o di non essere da meno degli altri, nel conseguire un intento, o nel fare checchessia; A competenza, A concorrenza. –
Esempio: Vill. G. 136: Lo 'mperadore.... assediò Brescia con più di 6000 cavalieri; e furonvi i Guelfi e' Ghibellini di Firenze a gara al servigio dello 'mperadore.
Esempio: E 885: Per questo subito calare del grano, e' fornai e chi facea pane a vendere, innarravano il grano a gara, e subitamente il feciono rimontare in presso a soldi trenta lo staio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 28: Questi guerrieri.... Piglian le scale, e qua e là montando, Mostrano a gara animo altiero e regio.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 339: Un istrione tragico, il quale si recava a sdegno il recitare a gara tragedie con Nerone, se n'andava mendicando per le città di Spagna.
Esempio: Dav. Tac. 2, 25: Mostrando per fatto egregio a gara le mani sanguinose que' che gli aveano uccisi.
Esempio: Rinucc. O. Poes. 159: La mortal gente…. celebrando a gara L'alte belleze tue che morte ha spente, ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 6, 38: Parve che la sua presenza mettesse spirito e cuore nella difesa, perchè la medesima notte, lavorando a gara i soldati, si alzarono due piatteforme dietro alla cortina travagliata da' nemici.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 213: Le tribù, in vece di correre tutte a gara nel varco aperto, a salvarsi da i carri di Faraone che le incalzavano, cominciarono pallide a titubare, ec.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 87: Il cui valore Gli astri,... gli uomini, i Numi Favoriscono a gara.
Esempio: Giust. Vers. 40: Se passa la bara, Del morto ogni cosa Domandano a gara: O gente pietosa!
Definiz: § VI. E figuratam. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 46: Dalle cui (del fonte) labra un grato umor distilla, Che 'l premio di lor ombre agli arbor rende: Ciascun si pasce a mensa non avara; E par che l'un dell'altro cresca a gara.
Esempio: Leopard. Poes. 77: Gli altri augelli contenti, a gara insieme Per lo libero ciel fan mille giri.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 64: Mi combatte a gara E delitto e rimorso e duolo e rabbia.
Esempio: E Niccol. Poes. 328: Troppo Giason m'è noto: Furor di gloria, avidità d'impero, L'occupa a gara.
Definiz: § VII. Entrare in gara, vale Proporsi ostinatamente di superare l'avversario, o il competitore. –
Esempio: Grazz. Comm. 395: Così, levatoci tardi, ci ponemmo per dispetto a giucare a scacchi; e entrati in gara, aremmo durato infino a vespro, se ec.
Definiz: § VIII. Fare a gara, vale Contendere, Fare ogni sforzo, per vincere o agguagliare gli altri nel far checchessia, Gareggiare, Competere; ed usasi tanto con un compimento, quanto assolutam. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 76: Facendo ciascuno a gara di servire meglio, così per l'instinto dell'onore,... come perchè dell'opere valorose potevano sperare premj.
Esempio: Varch. Stor. 2, 117: Come i soldati facevano a gara coll'opere, così i giovani fiorentini gareggiassero con i soldati a chi più si studiasse di lavorare.
Esempio: E Varch. Sen. Benef. 167: Fanno a gara a chi più gli piaggia, e con maggiore adulazione.
Esempio: Cellin. Vit. 142: Per essere venuto in Roma un certo maestro Giovanni da Castel Bolognese, molto valentuomo per far medaglie, di quella sorte che io facevo, in acciaio,... non desideravo altro al mondo che di fare a gara con questo valentuomo.
Esempio: Bart. C. Opusc. Albert. 2: Al comandamento di Giove tutti gli Dii obbedirono facendo a gara, e perciò altri altre cose produssono, chi lo uomo, chi il toro, ec.
Esempio: Baldell. F. Diod. 1, 618: Facevano a gara i popoli dell'Asia tutti con ogni loro diligenza ed opera di essere i primi a farsi al Re grati.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 58: Due donzellette.... fanno a gara Chi prima a un segno destinato arrive.
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 14: Quasi a gara fanno [duo turbidi torrenti] A chi far può nel suo camin più danno.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 12: Fanno a gara di fondere e scialacquare le loro facilità prodigalissimamente.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 273: Poco accade per questa: solo dirvi, che a me pare che ciascuno possi fare meco a gara; e se pure bene alcuno ci è, è del Signore. E maggiormente nel bene si debba sforzarsi di fare a gara, non già invidiosamente.
Esempio: Serdon. Ir. 29: Cade subito lo sdegno, se è da una parte relassato, e se non gareggia ugualmente: ma se d'ogni banda fa l'ira a gara, si viene alle mani.
Definiz: § X. Mettere in gara, vale Far venire a contesa, a contrasto, Far gareggiare, per conseguire un dato intento. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 41: Ed ha un mostaccio, su cui mette in gara I musoni per farvi una sortita (qui figuratam. e in ischerzo).
Definiz: § XI. Pigliare gara o Prender gara, vale Entrare in questione, in discordia, Contendere, e simili. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 74, 2: Essendo Padova quasi annullata.... Per la discordia della sua brigata De' cittadini, ch'eran malcontenti, E pigliavan tra loro spesso gara Sì, che, ec.
Esempio: Rucell. Or. Operett. var. 30: Ti credi prender gara col passato Arciconsolo, ed avvilir lo 'Mperfetto? Non offendi me solo, o audace; il reggimento offendi.
Definiz: § XII. Pigliarla in gara, usato assolutam., vale Ostinarsi per puntiglio, Impuntarsi, a contrastare, contradire, e simili, checchessia. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 336: Credo che chiaramente possa veder ciascheduno, che non voglia come ostinato perfidiare, e pigliarla, come si dice, in gara, come questa liberazione di Ridolfo sia stata una immaginazione di quegli scrittori.
Definiz: § XIII. Pigliarsi in gara, detto di due o più persone, e, figuratam., di due o più arti, professioni, e simili, vale Studiarsi ognuna di conseguire il primo onore, la maggior lode, e simili, Entrare fra esse la gara, l'emulazione. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 139: Quando fra l'altre arti, quelle che procedono dal disegno si pigliano in gara, e gli artefici lavorano a concorrenza, senza dubbio esercitandosi i buoni ingegni con molto studio, trovano ogni giorno nuove cose per sodisfare ai varj gusti degli uomini.
Definiz: § XIV. Ridursi in gara, Venire, checchessia in gara, vale Divenire esso cagione di gara, di contesa, di questione, e simili, Darvi esso origine. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 119: Uno piovano.... spesse volte giucava.... con uno gentiluomo de' Giandonati, e dicendo molte cose su lo scacchiere, come sempre fanno li giucatori delli scacchi, ed essendo venuto la cosa in gara: Io ti darò scaccomatto: Non farai: Sì farò; il piovano, o che ne sapesse più, ec.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 248: Ogni caso che veniva davanti ai magistrati, ancora che minimo, si riduceva fra loro in gara; i segreti si pubblicavano; così il bene come il male si favoriva e disfavoriva.
Definiz: § XV. Venire in gara con alcuno, vale Gareggiare, Contendere, Competere, con esso per conseguir checchessia. –
Esempio: Tass. Gerus. 5, 20: Dirà il mondo (e ciò fia sommo onore), Questi già con Gernando in gara venne.
Definiz: § XVI. Vincer la gara, vale Rimaner superiore nella contesa, Sgarare l'avversario; che pur dicesi Vincer la prova: anche figuratam. –
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 41: Ma egli (Amore), ultimamente più infiammato, avendo proposto di vincere la sua pueril gara, aperse il giovane braccio, e colla più cara saetta nel macerato petto per li molti colpi avanti ricevuti, ci ferì con sì gran forza, che ec.
Esempio: Crusc. Vocab. I: Vincere.... Vincer la pruova; Vincer la gara, Sgarare.