Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
A FORZA.
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A FORZA.
Definiz: Posto avverbialm. Forzatamente, Per forza, A dispetto. Lat. violenter, vi, per vim. Gr. βιαίως.
Esempio: Bocc. nov. 26. 20. Io so bene che oggimai, posciachè tu conosci, chi io sono, che tu ciò, che facessi, faresti a forza.
Esempio: Tes. Br. 2. 50. Ma quando l'uomo uccide a forza, quel non è mutamento di natura.
Esempio: Petr. son. 272. Così disciolto dal mortal mio velo, Ch'a forza mi tien quì.
Esempio: Ovid. Pist. 1. Elli s'apparecchiava d'andare a Pilon quasi a nostra forza.
Definiz: §. Dicesi anche A viva forza, A marcia forza, e vale alquanto più, che il solo A forza.
Esempio: Cavalc. Disc. spir. Se egli non è occupato in bene, bisogna a marcia forza, ch'ei pensi male.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 3. Trae quasi a viva forza ancora de' petti duri, e non ricordevoli la gratitudine.
Esempio: E Sen. ben. Varch. 6. 29. Io non voglio tenerti a viva forza, son contento ec.
Esempio: Alam. Colt. 2. 73. Queste cose infernali accolte insieme Con arte estrema, a viva forza inchiude, Dentro al tenace bronzo.