Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
NOTTURNALE
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Dizion. 5 ° Ed.
NOTTURNALE.
Definiz: Add. Term. di Liturgia. Di notturno, Appartenente al notturno. Aggiunto delle Lezioni dell'uffizio che si recitano in quella parte del mattutino che si dice Notturno. –
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 2, 357: In questa messa si leggono due lezioni: la prima delle quali, che si canta come appunto le notturnali, cioè in tuono declinante, significa il Vecchio Testamento: e l'altra, che si legge nel tuono comune, cioè ascendente, dell'Epistola, significa il Nuovo.
Esempio: Targ. Viagg. 12, 38: E massime l'arcidiacono, a cui spettava il diritto di cominciare nelle feste i divini ufizj, di benedire in voce i lettori delle lezioni notturnali e di recitar ancora ec.