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1) Dizion. 5° Ed. .
GRADIMENTO.
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GRADIMENTO.
Definiz: Sost. masc. Il gradire, Sodisfazione dell'animo per cosa gradita, Aggradimento; anche figuratam. –
Esempio: Segner. Pred. 406: Qui (nelle chiese) egli (Iddio) ascolta le nostre suppliche con maggior gradimento.
Esempio: E Mann. nov. 3, 1: È [la sapienza] l'arte massima, la quale si propone per fine d'incontrar sempre più in tutte le cose sì il gradimento, sì la gloria di Dio.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 96: E 'l darmi voi spesse occasioni d'incontrare un così alto gradimento, ec.
Esempio: Bertin. A. F. Specch. Ded. 2: Perchè lo Specchio presente possa.... all'occasion divenir uno scudo diamantino contro ogni colpo nemico, non altro gli manca, che 'l comparir alla luce sotto la sua gran protezione, e l'incontrare il benigno suo gradimento.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 275: Il gradimento, col quale il pubblico, alcuni anni sono, si degnò accogliere una mia mal tessuta istoria del fiorino di sigillo,... mi ha incoraggito, ec.
Definiz: § I. E per Segno, Dimostrazione, dì gradimento. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 278: Qui (nella lettera di un amico) galanteria, qui genialità, qui zucchero, qui sale, qui gradimento in sin della mia malignità.
Definiz: § II. E per L'esser gradito o accetto, L'andare altrui a genio; ma in questo senso non è comune. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 96: Per più d'una prova ho conosciuto, che dall'avermi già fatto vostro Accademico,... tutto quel lustro di riputazione e di gradimento ch'io posseggo, che ben so quanto sia superiore al mio merito, principalmente, anzi unicamente, dipende.