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1) Dizion. 5° Ed. .
BIECO
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BIECO.
Definiz: Add. Travolto, Storto; e dicesi propriamente degli occhi quando si volgono obliquamente per ira o per minaccia.
Dal lat. obliquus. −
Esempio: Dant. Inf. 6: Gli diritti occhi torse allora in biechi, Guardommi un poco, e poi chinò la testa.
Esempio: E Dant. Inf. 23: Quando fur giunti, assai con l'occhio bieco Mi rimiraro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 33: Il primo d'essi, uom di spietato viso, Ha solo un occhio, e sguardo oscuro e bieco.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 66: Mostrando ben quanto ha furor raccolto, Sparsa il crin, bieca gli occhi, accesa il volto.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 14: Ah vigliacco, vigliacco, Rivoltatomi a lui con gli occhi biechi, Dissi.
Definiz: § I. Trovasi detto degli occhi stessi, o di altro membro del corpo umano, stravolto per difetto di natura. −
Esempio: Bocc. Filoc. 295: I suoi occhi erano biechi e rossi, continuamente lacrimando.
Definiz: § II. E detto di checchessia, Storto e fuori di dirittura. −
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 229: Si diede principio alla fabbrica, risoluto il Bandinello col consiglio di Giuliano di far che quell'opera andasse fuor di squadra secondando in parte la muraglia, onde avvenne che gli bisognò fare tutte le pietre con le quadrature bieche.
Esempio: Soder. Agric. 185: Si potria fare le strade che seguissero il torto o bieco delle facciate delle case, facendole rigirare con un ordine aovato (qui in forza di Sost.).
Definiz: § III. E figuratam. vale Pravo, Malvagio, Disonesto, contrario di Retto, tanto parlando di persone, quanto di azioni. −
Esempio: Dant. Inf. 25: Onde cessar le sue opere biece Sotto la mazza d'Ercole, che forse Gliene diè cento e non sentì le diece.
Esempio: E Dant. Parad. 5: Siate fedeli, ed a ciò far non bieci.
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 107: La qual invidia portano spesse volte con loro i poveri e gli detrattori e gli biechi, che hanno invidia dell'altrui senno.
Esempio: Sacch. Rim. M. 266: Lo re ch'aveva ancor l'animo bieco Contra 'l baron, un picciol figlioletto Gli fece tôrre.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 62: E molte volte ripetendo seco Che fu Ginevra che 'l fratel gli estinse, E che non fu se non quell'atto bieco, Che di lei vide, ch'a morir lo spinse.
Esempio: Bern. Orl. 37, 3: Parlate onesto e non fate sì bieco Il giudicio, brigata, e sì bestiale.
Definiz: § IV. Pur figuratam., vale talora semplicemente Non diritto, Non giusto. −
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 15: E costor gli hanno dato un senso bieco.
Esempio: Franz. M. Lett. IV, 1, 57: Io vi vo' pur mandare un.... saporito vinettin bruschetto,.... bastante A dirizzare ogn'intelletto bieco, A far vedere un zoppo, andare un cieco.
Definiz: § V. A bieco, posto avverbialm., vale In obliquo, In traverso. Più comunemente A sbieco. −
Esempio: Salvin. Opp. 324: Or quando alla giacchiata della caccia Son tutti a tiro, ei volge a bieco il corpo.
Definiz: § VI. Bieco, in forza d'Avverb., lo stesso che Biecamente. −
Esempio: Buonarr. Tanc. 5, 7: La zia non vuol ch'io risponda alla prima Quand'i' ho a aver marito.... C. Ve' come sotto ella mi guata bieco (qui vale semplicemente Di traverso, Colla coda dell'occhio).
Esempio: Metast. Dramm. 4, 159: Già il re pur troppo Bieco ti guarda.
Esempio: Mont. Iliad. 5, 329: Bieco guatollo il gran Titide, e disse.