Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DOCCIARE.
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DOCCIARE.
Definiz: Att. Far cadere, Versare per mezzo di doccia, o al modo stesso che fa una doccia; ed altresì Versare adagio adagio e in non molta quantità, a fine di cura. Riferiscesi a liquidi, ed è più che altro Term. de' Medici. ‒
Esempio: Menz. Sat. 69: Quando Trimalcion nel bagno chioccia, Accordati col mozzo a far la spia, Mentre che sul groppon l'acqua gli doccia.
Esempio: Salvin. Nicandr. 126: Ed ancora attaccando la coppetta Di rame sovra la mortal ferita, Il velen voterai, con esso il sangue, Ovver docciando lattificcio.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 123: Con tal teoria s'intende la ragione.... del giovamento che apportar può il versare o docciare in abondanza o lasciar cadere con stillicidio quest'acqua da qualche altezza sopra la testa o altra parte del corpo.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 412: Col mezzo poi delle trombe e delle cannelle è stato agevolato l'alzamento e la derivazione dell'acque per attignerle e per docciarle, e mutarle secondo il bisogno.
Definiz: § I. E semplicemente per Versare. ‒
Esempio: Magazzin. Coltiv. 35: E così divenuta [la ricotta], vi si docci su acqua fresca a poco a poco.
Definiz: § II. Riferito a parte del corpo affetta, ed anche a tutta la persona, vale Bagnare versandovi sopra acqua, o altro liquore medicinale, in conveniente quantità e con una certa lentezza. ‒
Esempio: Panciat. Scritt. var. 74: E d'acqua fresca fattosi docciare, Con quella qual Tritone e' si ricrea.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 345: Il buon contadino, con un vaso a tale effetto portato, andavagli bagnando, o come noi sogliamo dire, docciando quelle parti, finchè in ispazio di tre ore e non più incominciarono a disciogliersegli i nervi intirizzati.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 223: Fu cominciata [la cura] il dì 26, facendoli docciare le sedi affette ogni mattina per mezz'ora coll'acqua del Bagno Regio.
Definiz: § III. Neutr. pass. docciarsi Sottoporsi alla doccia, Farsi dare la doccia, Fare il bagno per mezzo di doccia, a fine di cura. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 60: N'ho bevuto d'una sorte fino a dieci giorni, e docciatomi con un'altra fino a' XXX. Lett.
Esempio: Pros. fior. IV, 1, 3: Il nostro Giannozzo de' Nerli si trova al Bagno a San Filippo per docciarsi, per vedere se si potesse liberare d'una certa grossezza d'udito da un orecchio.
Definiz: § IV. Neutr. Mandar fuori versando, Gocciare o Stillare in copia. ‒
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 83: Piangano.... tutte le cose che tu facesti colle tue mani, che le veggo confitte in sul legno della croce, che le veggo docciare di sangue infino in terra.
Esempio: E Leggend. SS. M. 3, 86: Oh come vorrei volentieri così docciassono le vene mie del sangue,... per dare un poco di rifrigerio alla bocca tua, ch'è così assetata.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 47: Vedi sopra te aperte e sparte le fonti di grazia delle piaghe del Salvatore, le quali docciano a sgorgo per dar bere e saziare a ribocco i suoi amanti di vino dolce pieno di carità.
Esempio: Burch. Son. 1, 44: E stagneratti il naso, che cotanto Di liquido cimurro ognor ti doccia.
Definiz: § V. Per similit., detto di volatile, vale Calar giù, descrivendo una parte di arco, come fa l'acqua che cade da una doccia. ‒
Esempio: Grazz. Pros. 228: Quel colombo.... prese il volo allo in su, e si uscì dalla sepoltura; e visibilmente poggiando in verso il cielo, andò tanto alto, che egli scoperse Careggi, e docciando poi si difilò a quella volta.