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Dizion. 5° Ed. .
DOCCIARE.
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pag.790
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DOCCIARE. Definiz: | Att. Far cadere, Versare per mezzo di doccia, o al modo stesso che fa una doccia; ed altresì Versare adagio adagio e in non molta quantità, a fine di cura. Riferiscesi a liquidi, ed è più che altro Term. de' Medici. ‒ |
Esempio: | Menz. Sat. 69: Quando Trimalcion nel bagno chioccia, Accordati col mozzo a far la spia, Mentre che sul groppon l'acqua gli doccia. | Esempio: | Salvin. Nicandr. 126: Ed ancora attaccando la coppetta Di rame sovra la mortal ferita, Il velen voterai, con esso il sangue, Ovver docciando lattificcio. | Esempio: | Cocch. Bagn. Pis. 123: Con tal teoria s'intende la ragione.... del giovamento che apportar può il versare o docciare in abondanza o lasciar cadere con stillicidio quest'acqua da qualche altezza sopra la testa o altra parte del corpo. | Esempio: | E Cocch. Bagn. Pis. 412: Col mezzo poi delle trombe e delle cannelle è stato agevolato l'alzamento e la derivazione dell'acque per attignerle e per docciarle, e mutarle secondo il bisogno. |
Definiz: | § I. E semplicemente per Versare. ‒ |
Esempio: | Magazzin. Coltiv. 35: E così divenuta [la ricotta], vi si docci su acqua fresca a poco a poco. |
Definiz: | § II. Riferito a parte del corpo affetta, ed anche a tutta la persona, vale Bagnare versandovi sopra acqua, o altro liquore medicinale, in conveniente quantità e con una certa lentezza. ‒ |
Esempio: | Panciat. Scritt. var. 74: E d'acqua fresca fattosi docciare, Con quella qual Tritone e' si ricrea. | Esempio: | Baldin. Decenn. 6, 345: Il buon contadino, con un vaso a tale effetto portato, andavagli bagnando, o come noi sogliamo dire, docciando quelle parti, finchè in ispazio di tre ore e non più incominciarono a disciogliersegli i nervi intirizzati. | Esempio: | Bicchier. Bagn. Montecat. 223: Fu cominciata [la cura] il dì 26, facendoli docciare le sedi affette ogni mattina per mezz'ora coll'acqua del Bagno Regio. |
Definiz: | § III. Neutr. pass. docciarsi Sottoporsi alla doccia, Farsi dare la doccia, Fare il bagno per mezzo di doccia, a fine di cura. ‒ |
Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 60: N'ho bevuto d'una sorte fino a dieci giorni, e docciatomi con un'altra fino a' XXX. Lett. | Esempio: | Pros. fior. IV, 1, 3: Il nostro Giannozzo de' Nerli si trova al Bagno a San Filippo per docciarsi, per vedere se si potesse liberare d'una certa grossezza d'udito da un orecchio. |
Definiz: | § IV. Neutr. Mandar fuori versando, Gocciare o Stillare in copia. ‒ |
Esempio: | Leggend. SS. M. 3, 83: Piangano.... tutte le cose che tu facesti colle tue mani, che le veggo confitte in sul legno della croce, che le veggo docciare di sangue infino in terra. | Esempio: | E Leggend. SS. M. 3, 86: Oh come vorrei volentieri così docciassono le vene mie del sangue,... per dare un poco di rifrigerio alla bocca tua, ch'è così assetata. | Esempio: | Medit. Alb. Cr. 47: Vedi sopra te aperte e sparte le fonti di grazia delle piaghe del Salvatore, le quali docciano a sgorgo per dar bere e saziare a ribocco i suoi amanti di vino dolce pieno di carità. | Esempio: | Burch. Son. 1, 44: E stagneratti il naso, che cotanto Di liquido cimurro ognor ti doccia. |
Definiz: | § V. Per similit., detto di volatile, vale Calar giù, descrivendo una parte di arco, come fa l'acqua che cade da una doccia. ‒ |
Esempio: | Grazz. Pros. 228: Quel colombo.... prese il volo allo in su, e si uscì dalla sepoltura; e visibilmente poggiando in verso il cielo, andò tanto alto, che egli scoperse Careggi, e docciando poi si difilò a quella volta. |
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