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Dizion. 5° Ed. .
METALLO
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METALLO. Definiz: | Sost. masc. Nome generico di quei corpi semplici i quali hanno una lucentezza loro propria, detta perciò lucentezza metallica; sono tutti opachi, e nello stato solido alle temperature ordinarie, tranne il mercurio che è liquido; e sono inoltre, quale più quale meno, malleabili, duttili, tenaci, e buoni conduttori dell'elettricità e del calorico. |
Dal lat. metallum, e questo dal grec. μέταλλον. – Esempio: | Vill. G. 384: L'acciaio e ferro doma ogn'altro metallo. | Esempio: | Ugurg. Eneid. 292: Il ferro corre a rivi e il metallo dell'oro e l'acciaio.... si dissolve nella grande fornace. | Esempio: | Cavalc. Att. apost. 137: Uno Demetrio argentaio, cioè che lavorava d'argento e d'altri metalli, e facea idoli e statue alla dea Diana. | Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 8: Par che siamo veramente schiavi confinati a cavare il metallo. | Esempio: | E Car. Eneid. 2, 120: S'ammassiccia il ferro, Si raffina l'acciaio, e tempre e leghe In più guise si fan d'ogni metallo. |
Esempio: | Bald. Vers. 74: Questa (agnella) sacro a voi, terrestri Dee, ch'avete Quest'isola in governo, e di metallo La rendete inesausta. | Esempio: | Galil. Op. Cart. div. XVII, 14: Fattane la forma, mentre vi si fece correre il metallo strutto, non venne a bene, essendosi tutto sparso sott'il fondo della forma. | Esempio: | Torric. Lez. 31: Fantasticava coll'immaginazione, e mi dipingeva sopra la testa un altissimo pelago d'argento vivo. Ecco che io son nato e allevato nel fondo di questo fluido metallo, ec. | Esempio: | Riccat. I. Op. 3, 422: Il peso assoluto (di un fluido) è sempre proporzionale alla quantità della materia..., nè, prescindendo dalla evaporazione, punto si muta, ogni qual volta, a cagion d'esempio, un pezzo di metallo di solido diventa liquido. | Esempio: | Targ. Tratt. Fior. 284: Contuttochè l'oro e l'argento sieno due metalli sommamente ricercati dagli uomini, ciò non ostante ec. | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 119: Una certa montagna Situata in Cuccagna Avea l'alpestre seno Tutto quanto ripieno Di quel biondo metallo, Che fa far più d'un fallo. | Esempio: | Ridolf. Lez. agr. 1, 100: Questo qui è
dell'ossido di manganese, altro metallo, il quale, unendosi all'ossigeno, ha dato luogo a una combinazione che è di color nero. | Esempio: | E Ridolf. Lez. agr. 1, 113: La soda, è parimente un alcali, il quale per molte proprietà si potrebbe confondere colla potassa; ed ha per base parimente un metallo, che è il sodio. |
Definiz: | § I. Per similit. – | Esempio: | Leopard. Poes. 166: O pel montano fianco (del Vesuvio) Furïosa tra l'erba Di liquefatti massi E di metalli e d'infocata arena Scendendo immensa piena, Le cittadi che il mar là su l'estremo Lido aspergea, confuse E infranse e ricoperse In pochi istanti. |
Definiz: | § II. Metallo, dicesi pure, per estensione, un Composto, o Lega, di varj metalli fusi insieme, come ad esempio il Bronzo, l'Ottone, e simili. – |
Esempio: | Vill. G. 641: Si cominciarono a far le porti del metallo, di S. Giovanni, molto belle. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 3, 262: Nella medesima guardaroba è, in un quadro di bronzo di bassorilievo, la passione di Nostro Signore, con gran numero di figure; ed in un altro quadro pur di metallo, un'altra crocifissione. | Esempio: | Don. Music. Scen. 80: Essendo ripiena ogni strada, e la cavea, cioè il giro de' gradi, attorniata tutta da sonatori d'instrumenti di metallo, trombe, tromboni, ec. | Esempio: | E Don. Music. Scen. 243: Ci sono poi gli strumenti di corde, che quantunque di più forme, di essi ci serviamo in due guise lavorate: perchè una parte ve ne ha d'ottone o d'altro metallo; gli altri di animali tratte, di minugia sono appellate. |
Definiz: | § III. In locuz. figur., e figuratam. – |
Esempio: | Bern. Orl. 46, 5: Chi crederà ch'ognun le sue miniere Abbia dell'oro e degli altri metalli, Fin al salnitro? e pur son cose vere, Ma la fatica è a saper trovalli. | Esempio: | Bart. D. Op. mor. 24, 2, 16: Senofonte, ancor giovinetto, era d'un indole aurea e d'un ingegno celeste, ma privo di chi.... gl'insegnasse a formarsi, com'era degno del metallo d'una tanto preziosa natura, vivea come ec. | Esempio: | E Bart. D. Op. mor. 30, 371: I maggior vostri hanno a leggervi in fronte, non i soli lor titoli scritti in oro, ma altresì i meriti delle virtù con che a sè e a voi gli acquistarono, e veder continuata la vena del medesimo buon metallo di che furono essi, per modo che ec. | Esempio: | Segner. Mann. apr. 19, 6: Dipoi, se sono atti (gli angeli) ad illuminarci col lor sapere, non sono sì atti ad illuminarci con la loro santità, perchè siam formati di troppo vario metallo. | Esempio: | E Segner. Crist. instr. 1, 274: Mirate quante belle virtù concorrono nella limosina, quasi diversi preziosi metalli a compor questo elettro di paradiso. | Esempio: | Giobert. Primat. 408: Fin dal secolo duodecimo e dal tredicesimo, i poeti di Sicilia, di Bologna e di altre parti d'Italia si accordarono nell'antiporlo (l'idioma toscano) ad ogni altro, come il miglior metallo, in cui potevano scolpire i loro versi. |
Definiz: | § IV. Pur figuratam. e poeticam., per Arnese fatto di metallo. – | Esempio: | Tass. Rinald. 10, 87: Lui Rinaldo a mezzo scudo prese, E lo sospinse fuor del suo cavallo: Sendo percosso, e 'l suol premendo, rese Alto rimbombo il lucido metallo. | Esempio: | Parin. Poes. 11: Già i valletti gentili udir lo squillo Del vicino metal, cui da lontano Scosse tua man col propagato moto. |
Definiz: | § V. E in significato particolare, per Gli strumenti musicali di ottone o d'altro metallo. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 31, 87: E che facesse udir tanti metalli, Tanti tamburi e tanti varj suoni, Tanti anitriri in voce di cavalli, Tanti gridi e tumulti di pedoni, Che ec. |
Esempio: | Tass. Gerus. 9, 21: Dan fiato allora ai barbari metalli Gli Arabi, certi omai d'esser sentiti. | Esempio: | E Tass. Gerus. 19, 58: Timpani e corni e barbari metalli, E voci di cammelli e d'elefanti. | Esempio: | Metast. Dramm. 4, 303: Vidi di là dal fiume Sotto diverse piume Splendere elmi diversi; il suono intesi De' stranieri metalli. |
Definiz: | § VI. Pure in senso particolare, per Pezzo d'artiglieria; con qualche aggiunto, come Rimbombante, Fulminante, o simile. – | Esempio: | Menz. Poes. 1, 50: Nè fo al fragor de' bellici metalli D'eco tremendo rimbombar le valli. | Esempio: | Mont. Poes. 2, 196: Come intese Terigi il tuon de' cavi Fulminanti metalli, indizio certo Di calda zuffa, fiammeggiò nel viso, Erse il capo ec. |
Definiz: | § VII. Term. dei Fisici. Qualità propria dei suoni, per la quale si distinguono gli uni dagli altri quelli prodotti da strumenti di specie diversa, ancorchè siano egualmente intensi ed abbiano la medesima altezza, cioè rendano la medesima nota musicale. |
Definiz: | § VIII. E detto in particolare della voce umana. – | Esempio: | Don. Comp. Music. 119: Come anche la voce vi si richiede più tosto dolce e di buon metallo..., che di soverchia profondità. | Esempio: | Pallav. Tratt. Stil. 51: E da questa tacita riflessione reputo io che abbia origine quel piacere che si trae dall'adempimento delle leggi musicali, in quanto il suddetto piacere è distinto da quello che ci è portato o dalla qualità dell'aria o dal metallo della voce. | Esempio: | Salvin. Iliad. 513: Or quando udir di voce il buon metallo D'Eacide, si mosse a tutti il cuore. | Esempio: | E Salvin. Esiod. 224: Le femmine su torri ben fondate Gridavan con metal di voce acuto. | Esempio: | E Salvin. Annot. Tanc. 533: Dichiamo ancora: Pare un campanello, quasi abbia voce, come si dice, argentina; onde Aver buon metallo di voce. |
Esempio: | Papin. Lez. Burch. 205: Si dice volgarmente per similitudine; Aver buon metallo di voce; onde: Voce argentina, Voce che pare un campanello, Voce d'oro. | Esempio: | E Papin. Lez. Burch. appr.: Così si dice ancora Aver cattivo metallo di voce; le quali cattive voci si chiamano, per similitudine e per beffa, di gatto scorticato, di strigolo. | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 57: Rimediar col metallo della voce Alla trista miseria dell'orchestra. |
Definiz: | § IX. Metallo elettro. – | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 97, 2: Metallo elettro. Un composto di due terzi di rame e un terzo d'argento; ed è il più fine, e serve per getti di statue ed altro. |
Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 1, 143: Del metallo elettro, che è degli altri più fine, si mette due parti rame, e la terza argento. |
Definiz: | § X. Metallo prezioso, dicesi Ciascuno di quei metalli, come l'oro e l'argento, che per la bellezza e la rarità, e anche per gli usi ai quali servono, hanno maggior prezzo. |
Definiz: | § XI. Metallo statuario. – | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 97, 2: Metallo statuario. Un composto di due terzi di rame e un terzo d'ottone, che si fa secondo l'ordine e modo d'Italia; perchè trovasi che gli Egizj il facevano con due terzi d'ottone ed un terzo di rame. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 143: Fassi la lega del metallo statuario, di due terzi di rame, ed un terzo ottone, secondo l'ordine italiano. |
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