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OLIVO e, con forma più popolare, ULIVO.
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OLIVO e, con forma più popolare, ULIVO.
Definiz: Sost. masc. Pianta con foglie persistenti, piccole, superiormente lucide e di un verde pallido, detta Olea europaea dai Naturalisti; di cui le varietà domestiche, che si coltivano nelle zone calde e temperate, hanno forma di albero piuttosto alto, lento nel crescere e di lunghissima vita, e sono apprezzate segnatamente per l'olio che si ricava dal frutto.
Forma maschile del lat. oliva. ‒
Esempio: Dant. Parad. 21: Che pur con cibi di liquor d'ulivi, Lievemente passava caldi e gieli, Contento ne' pensier contemplativi.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 185, 2: Il cardinale Niccolao da Prato.... giunse in Firenze...; e grandissimo onore li fu fatto dal popolo di Firenze, con rami d'ulivo e con gran festa.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 246: L'ulivo è arbore noto, le sue generazioni son molte.
Esempio: Pallad. Agric. 104: Sia di lungi l'uno ulivo dall'altro XV o XX piei, e tutte l'erbe d'intorno si tollan via: e quante volte s'imbagnano dalla piova, si vuol loro spesse volte lavorar d'intorno e recare tuttavia la terra a' piei dell'ulivo a modo di picciol monticello.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 230: Ed ivi.... tra ulivi e nocciuoli e castagni, de' quali la contrada è abbondevole, comperò una possessione.
Esempio: E Bocc. Amet. 90: Sopra l'altro canto il pallido ulivo, caro a Pallade molto, di rami pieno si vedeva e di frondi.
Esempio: Stef. March. Istor. 7, 36: E recandosi il corpo suo dal vescovado.... a S. Reparata, toccò uno ulivo, ch'era sulla piazza di S. Ioanni, passando allato al detto bello ulivo, ch'era secco, e incontinente rinverdì e fiorì di subito.
Esempio: Domen. Plin. 449: Esiodo.... disse che nessuno che piantasse ulivo colse mai frutto di esso: così tardi crescevano allora gli ulivi.
Esempio: Vett. Colt. 1: Avendo io meco stesso spesse volte considerato, quanti frutti si cavino de gli ulivi, e quanto sia vaga e leggiadra questa pianta, m'è venuto voglia di ragionarne a dilungo.
Esempio: E Vett. Colt. 22: Mostra di più la nobiltà dell'ulivo, e la stima grande che ne facevano gli antichi, che egli era appresso di loro segnale di pace e di vittoria ancora: e quegli che andavano a dimandar pace e cercavano d'esser ricevuti per amici portavano in mano un ramucel d'ulivo, e così quegli, che lontani ancora significavano portar nuove di vittoria. Il qual costume s'è mantenuto infino a' nostri tempi.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 312: L'ulivo di Minerva Nudra in sassosa parte Chi dalle dotte carte Ama ritrarre onore.
Esempio: Not. Malm. 1, 408: Di colore smorto e gialliccio, come, seccandosi, diventano le potature degli olivi, che si chiamano libbie.
Esempio: Salvin. Georg. 2, 153: Per questo tu alleva Il grasso, ed alla pace caro ulivo.
Esempio: Martin. T. N. 2, 210: Arrivato che fu vicino a Betfage e a Betania, al monte detto degli ulivi, mandò ec.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 303: Vengo.... a parlarvi oggi dell'olivo e della sua cultura e per conseguenza a richiamare la vostra attenzione sopra uno dei più interessanti rami della nostra coltivazione.... L'olivo che i botanici dissero Olea Europea, è originario anche dell'Asia, e trovasi spontaneo e coltivato sulle coste del Mar Rosso, ec.
Definiz: § I. In locuz. figur. ‒
Esempio: Martin. T. N. 3, 442: Che se alcuni de' rami sono stati svelti, e tu essendo un ulivo salvatico, se' stato in loro luogo innestato e fatto consorte della radice e del grasso dell'ulivo, ec.
Esempio: E Martin. T. N. 3, 445: Se tu sei stato staccato dal naturale ulivastro, e contro natura se' stato innestato al buono ulivo: quanto più quelli, che sono della stessa natura, saranno al proprio ulivo innestati?
Esempio: E Martin. T. N. Not. 3, 442 Not.: Di questi rami alcuni sono stati recisi, e tu, che eri ramo inutile e infruttuoso di un ulivo salvatico, se' stato innestato al domestico ulivo.
Definiz: § II. Riceve varj aggiunti, che ne determinano la specie. ‒
Esempio: Vett. Colt. 83: I nomi adunque de gli ulivi che sono in uso qua, son questi: moraiuoli, infrantoj, i quali si dicono ancora morcaj, perchè le loro ulive, più grasse che quelle de gli altri, fanno di molta morchia. Coreggiuoli, razzi, rossellini, gramignoli, brucioli, orboli.
Esempio: Soder. Op. 3, 204: Gli ulivi moraiuoli non pruovano dove gli infrantoj, e tanto per contrario, e dove pruovano i moraiuoli non pruovano i ciregiuoli, e così dei viscidi e dei duracini.
Esempio: Dav. Colt. 520: Gli alberi che odiano l'esser potati son quelli che tengono del secco. Il pesco e il mandorlo..., melo, nocciuolo,... ulivo correggiuolo e infrantoio, contrarj in questo al moraiuolo, pero, ec.
Esempio: Trinc. Agric. 168: Gli ulivi più fruttiferi, migliori, e di buona razza, secondo me sono gl'infrantoj, o, come altri dicono, pendaioli o correggiuoli, o che fanno benissimo in tutte le terre capaci d'ulivi.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 326: I più comuni sono gli ulivi bianchi, gl'infrantoj ed i morchiaj.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 216: Quello.... che deve far maraviglia si è che.... Pierantonio Micheli notasse nel territorio fiorentino non meno di trentadue tra specie e varietà d'ulivi, de' quali daremo in ultimo l'esatto catalogo e la descrizione. Tutti i pratici confessano che la più sicura e men fallace pianta è quella che noi chiamiamo infrantoio.... Dopo di questa specie succede quella de' moraioli, detti in alcuni luoghi morinelli.
Esempio: E Lastr. Agric. 5, 118: Gli ulivi.... di detto luogo sono frantoj, e moraioli, e alcuni pochi, che chiamano razzaj.
Esempio: E Lastr. Agric. 5, 180: Gli ulivi frantoj..., che son soliti dar frutti ognanno, non mostrarono straordinaria fecondità.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 306: L'olivo frantoio o grassaio.... per la natural disposizione dei suoi rami e per l'abito generale della pianta è adattatissimo ad esser coltivato in filari e quasi isolato.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. 2, 307: L'olivo moraiolo o morinello.... mostra.... la più decisa tendenza a lanciarsi in alto, portando i suoi rami eretti e ricusandosi costantemente, qualunque sia la destrezza del potatore a guarnirsi regolarmente di fronde.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. 2, 308: Finalmente dirò dell'olivo leccino.... Esso è facile a riconoscersi dal suo folto e verde fogliame, che ben ricorda l'olivastro al quale molto assomiglia.
Definiz: § III. E per Il legname dell'olivo. ‒
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 152: Ora discendendo alle particolari nature e diverse dei legni, prima è da dire di quelli che si mantengono in acqua; i quali sono questi: il salce, il larice, l'ontano, la quercia, l'olivo sopra a tutti.
Esempio: Domen. Plin. 507: Non intarlano e non invecchiano mai il cipresso, il cedro, l'ebeno, il loto, il bosso, il nasso, il ginepro, l'ulivo salvatico, nè il dimestico.... E non si fendono il cedro, il cipresso, nè l'ulivo.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 45: Alle travi dicono che è disutile la rovere e lo ulivo, per esser gravi e che si piegano sotto il peso e quasi da per loro si torcono.... Dicono ancora che lo ulivo dura eternamente.... Lodano sopra tutto lo ulivo salvatico per la medesima cagione che lo arcipresso, che ei non intarla mai.
Esempio: Soder. Op. 1, 151: L'ulivo e 'l sorbo posti per piano, perchè son gravi, si torcono da per loro.... Durano l'ulivo salvatico e 'l bossolo in eterno.
Definiz: § IV. E per Ramo, Ramoscello, di olivo. ‒
Esempio: Cavalc. Pungil. 185: Di Cristo ancora si legge, che poichè fu ricevuto venendo da Betania in Jerusalem colli ulivi, e con molti onori e gloria; poi in sul vespro andando cercando per tutta Jerusalem chi gli desse cena, non trovò chi lo ricevesse.
Esempio: Not. Malm. 1, 351: A distinzione di quelli, che per non aver pagato tutto il debito, ma parte di esso, devono tornare in carcere, i quali non hanno l'olivo in mano.
Esempio: E Not. Malm. appr.: I prigioni, che si liberano in Firenze per le due pasque e per san Giovanni e si mandano a processione coll'ulivo, sono debitori del fisco, che in quelle solennità ricevono la grazia della remissione del loro debito.
Esempio: E Not. Malm. appr.: Anticamente in Atene tutt'i vincitori erano coronati coll'ulivo. Usava ancora ne' passati tempi, in occorrenza di pubbliche paci, conchiuse tra' potentati o Comuni, mandarne l'araldo, a darne l'avviso a chi s'apparteneva, coll'ulivo in mano: il che era cosa molto solenne e di gran concorso di popolo, siccome accenna Dante ec.
Definiz: § V. Figuratam., si usava a denotare Notizia, Annunzio, di pace fatta, o Segno di questa; perchè solevano portare un ramoscello d'olivo i messi o gli ambasciatori che a tale effetto giungevano. ‒
Esempio: Dant. Purg. 2: E come a messaggier che porta olivo, Tragge la gente per udir novelle, E di calcar nessun si mostra schivo; Così ec.
Esempio: Vill. G. 544: Venuta in Pisa la novella, e l'ulivo della coronazione del Bavero in Melano, in Pisa se ne fece falò e festa, per certi usciti di Firenze e d'altre cittadi,... gridando ec.
Esempio: E Vill. G. 909: E 'l tribuno ne montò in gran pompa e superbia, e mandonne lettera con messi e con ulivi, significando la sua gran vittoria al nostro Comune e quello di Perugia e di Siena e de gli altri suoi vicini confidenti.
Esempio: Cronichett. Incert. 215: In questo medesimo punto in Firenze fu gridato una boce, e non si seppe chi fu, e disse: ulivo, chè la pace è fatta.
Esempio: Pucc. A. Centil. 66, 79: Nel detto tempo in Pisa venne ulivo, Che il Bavero a Melano era per certo Incoronato; onde ognun fu giulivo.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 45: Qui pone l'autore una similitudine che, come al messo che viene co l'ulivo ogniuno si li approssima, per saper novelle; così feceno quelle anime a Dante, e però dice: E come a messaggier che porta ulivo; come è usanza, quando significa cosa d'allegrezza come vittoria, pace ed acquisto di terre, e simili cose; ma, come li autori pognano, li ambasciatori soleano portare lo ramo dell'ulivo, quando andavano ad acquistare nuova amistà.
Esempio: Morell. Cron. 355: Sabato a dì 5 di maggio ci mandò il re l'ulivo dell'acquisto di Roma, domenica sera si sonò a gloria e fecesi i fuochi ne' luoghi usati ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 519: Trovasi in antichi nostri ulivo per la nuova della pace, portar l'ulivo.
Esempio: E Salvin. Georg. P. 2, 153: I nostri antichi diceano, Recar l'ulivo, cioè la nuova della pace. Così appresso i Latini literae laureatae, che portavano la nuova della vittoria.
Definiz: § VI. E per similit., Qualsiasi dimostrazione di allegrezza o di festa. ‒
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 171: Chi riputato è morto dalla gente..., Se la fortuna il ritorna giulivo, Può sanza dubbio creder veramente, Che qual più se gli proffera, più mente, Benchè ballando gli porti l'ulivo.
Definiz: § VII. Domenica dell'olivo, o d'olivo; e Sabato dell'olivo, o l'olivo. ‒
V. Domenica, § II; e Sabato.
Definiz: § VIII. Mosca dell'olivo. ‒
V. Mosca, § XIII.
Definiz: § IX. Olivo benedetto, si disse Quello che si distribuisce la Domenica delle palme e che si conserva per benedizione nelle case da un anno all'altro.
Definiz: § X. Fare una cosa coll'olivo, Farne di quelle coll'olivo; maniere che si usarono proverbialmente, per Farne delle grosse, delle marchiane, come comunemente si dice. ‒
Esempio: Lipp. Malm. 4, 26: Per aver campo a scorrere il paese, Ne fece poi di quelle coll'ulivo, Mostrando ognor più dar nelle girelle.
Esempio: Not. Malm. 1, 351: Ne fece poi di quelle coll'ulivo. Fece delle scioccherie grandissime.... Da questo ramo d'ulivo (denotante assoluzione completa di condanna per debiti), che in tal congiuntura denota pagamento intero, credo che sia nato il dettato, La tal cosa è coll'ulivo, che significa Cosa grande.
Esempio: E Not. Malm. appr.: Fare una cosa coll'ulivo, che vuol dire Farla solenne, grandissima, marchiana, col manico, da pigliar colle molle, e simili, non credo che venga da questo fatto de' prigioni liberati; ma che piuttosto sia originato da altre solennità, nelle quali l'ulivo, come una delle principali cose, s'adopra. La solennità dell'ulivo, nell'ultima domenica di quaresima è solita celebrarsi nella nostra chiesa con particolar pompa e funzione.
Definiz: § XI. Agli olivi, un pazzo da capo e un savio da piè; o All'olivo, leva da capo e poni da piè: proverbj allusivi, e non sempre con significato e intenzioni uguali, alla convenienza e opportunità, e alla misura, del potare e del concimare la pianta. ‒
Esempio: Vett. Colt. 70: Avevano intorno alla cultura di questa pianta gli antichi contadini un loro proverbio, che diceva: che colui che lavorava l'uliveto, gli domandava il frutto: e quel che lo concimava, otteneva la domanda: quel poi che lo potava, lo forzava; tanta più fede avevano in quest'ultimo, che ne gli altri due primi, ed i nostri ancora hanno nelle due seconde regole un precetto simile, che dicono: lieva da capo e pon da piè; però che egli si vede manifesto, che l'ulivo gode d'esser rinnovato, e per questo è necessario potarlo.