Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
BELTÀ, BELTADE e BELTATE.
Apri Voce completa

pag.131


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
BELTÀ, BELTADE e BELTATE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Bello; lo stesso che Bellezza, ma è voce piuttosto propria della poesia. –
Esempio: Rim. Ant. F. Amor. Fir. 2, 76: Sobranzami la morte, qual rimiro, Affigurando la vostra beltate.
Esempio: Petr. Rim. 1, 35: Quanta vede vertù, quanta beltade, Chi gli occhi mira.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 195: Or quando mai Fu per somma beltà vil voglia spenta?
Esempio: Bocc. Decam. 2, 249: Di che voi tutta giuliva viverete, e più della vostra beltà vi diletterete.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 23: Donna, a cui di beltà le prime lodi Concedea l'orïente, è sua nepote.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 455: La beltà naturale è data alle donne immediatamente da Dio;.... non così la beltà artificiale, aggiunta da esse co i lisci, co i lustri.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 2: Perchè, donne mie care, la beltà Ha l'ale al capo, alle spalle ed a' piè, E vola.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 124: O sovrumano Poter della beltà.
Definiz: § Beltà poeticam. si usa anche per Donna bella. –
Esempio: Tass. Gerus. 18, 10: Deh, nè voce che dolce o pianga o canti, Nè beltà che soave o rida o guardi, Con tenere lusinghe il cor ti pieghi.