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Dizion. 3° Ed. .
MELE
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MELE.
Definiz: | Pronunziato colla prima e larga, Liquóre dolcissimo, e noto. Lat. mel. Gr.
μέλι. |
Esempio: | Dan. Purg. 18. Che sono in voi, sì come studio in ape, Di far lo mele.
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Esempio: | Bocc. Nov. 19. 37. In alcuno alto luogo della Città, al Sole legato a un palo, e
unto di mele. |
Esempio: | Petrar. Canz. 48. 2. O poco mel, molto aloè con fele. |
Esempio: | E Petr. Son. 180. Può far chiara la notte, oscuro il giorno, E
il mele amaro, ed addolcir l'assenzio. |
Definiz: | §. Mele in bocca, e rasoio a cintola, ec. che vale Buone parole, e tristi fatti. Lat.
aliud clausum in pectore, aliud in lingua promptum habere. |
Esempio: | Bellinc. Il mele hai in bocca, e in man porti il coltello. |
Definiz: | §. Non si può avere il miele, senza le pecchie: Non si può godére il bene, senza correr de' rischj;
O senza averlo mescolato con de' mali. |
Esempio: | Spor. Gell. 3. 5. Guardate se egli ha saputo trovare un modo da potere avere il
mele, senza le pecchie. |
Definiz: | §. Il mele si fa leccare, perch'egli è dolce: e vale, che Chi vuole essere amato, gli conviene
procedere dolcemente. Flos. 13. |
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