Lessicografia della Crusca in rete

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MELE
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MELE.
Definiz: Pronunziato colla prima e larga, Liquóre dolcissimo, e noto. Lat. mel. Gr. μέλι.
Esempio: Dan. Purg. 18. Che sono in voi, sì come studio in ape, Di far lo mele.
Esempio: Bocc. Nov. 19. 37. In alcuno alto luogo della Città, al Sole legato a un palo, e unto di mele.
Esempio: Petrar. Canz. 48. 2. O poco mel, molto aloè con fele.
Esempio: E Petr. Son. 180. Può far chiara la notte, oscuro il giorno, E il mele amaro, ed addolcir l'assenzio.
Definiz: §. Mele in bocca, e rasoio a cintola, ec. che vale Buone parole, e tristi fatti. Lat. aliud clausum in pectore, aliud in lingua promptum habere.
Esempio: Bellinc. Il mele hai in bocca, e in man porti il coltello.
Esempio: Salv. Granch. 2. 2. Mele in bocca, e rasoio a cintola.
Definiz: §. Non si può avere il miele, senza le pecchie: Non si può godére il bene, senza correr de' rischj; O senza averlo mescolato con de' mali.
Esempio: Spor. Gell. 3. 5. Guardate se egli ha saputo trovare un modo da potere avere il mele, senza le pecchie.
Definiz: §. Il mele si fa leccare, perch'egli è dolce: e vale, che Chi vuole essere amato, gli conviene procedere dolcemente. Flos. 13.