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1) Dizion. 5° Ed. .
MIRATO
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MIRATO.
Definiz: Partic. pass. di Mirare.
Lat. miratus. –
Esempio: Bocc. Amet. 112: La mia faccia, egualmente mirata da' giovani e dalle donne per lunghi spazj infinite fiate.
Esempio: E Bocc. Teseid. Ded. 2: Ella, con gli occhi della mia niente mirata, nel mezzo delle mie pene ingannando, non so con che ascosa soavità, l'afflitto cuore, gli fa quasi le sue continove amaritudini obliare.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 394: Benchè i vizj e le virtù sieno opposti, tuttavia mirati nella lontananza de' secoli non si discernon tra loro.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 131: Mi pare, dico, di veder ricomparsa all'intento nostro quella celeberrima statua, mirata già dall'addormentato monarca di Babbilonia.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 444: Ahi qual fallo è mirar ciò che, mirato, Desta il desire, e col desir tormenta!