Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Sust. Giovamento, utilità. Lat. commodum, utilitas.
Esempio: Boc. Nov. 92. 13. Il domandò, come i bagni fatto gli avesser prò.
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 35. Voi fareste danno a voi, senza fare a noi prò veruno.
Esempio: Espos. Pat. Nost. Nudrisce i suoi figliuoli, e fa loro prò.
Esempio: Dant. Purg. 32. Però in prò del Mondo, che mal vive, Al carro tiene or gli occhi.
Esempio: E Dan. Inf. 2. Al Mondo non fur mai persone ratte A far lor prò, ed a fuggir lor danno.
Esempio: Petr. Son. 118. Che prò, se con quegli occhi ella ne face Di state un ghiaccio.
Esempio: Amm. Ant. 9. 5. 6. Suole fare più prò, se tu abbia pochi detti di sapienza in pronto, ed in uso, che non fa, se tu hai apparato molte cose, e non l'abbia a mano.
Definiz: §. In prò, e 'ncontro: In utilità, e 'n danno: In favore, e 'n disfavore. Lat. pro, atque contra.
Esempio: G. V. 1. 1. 2. Iddio permise quando in prò, e quando in contro al suo popolo.
Esempio: Boc. Vit. Dan. 43. Diverse materie con loro argomenti prò, e contro.
Esempio: Franc. Barb. Non dico, che tu taccia, Se ragion mostri dirne prò, e contra.
Definiz: §. Diciam Buon pro ti faccia: che è Augurare altrui bene, rallegrandosi di qualche sua felicità. Lat. prosit, onde dare il buon prò. Flos. 91.
Esempio: Fir. As. 303. Cotale fu il romore di tutti quei, che erano nella scala a gridare buon prò ti faccia, buon prò ti faccia.
Esempio: Ambr. Furt. 514. Vi voglio dire un buon prò vi faccia.