Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
PRESA
Apri Voce completa

pag.646


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
» PRESA
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
PRESA.
Definiz: Verbale da prendere, e da pigliare: il pigliare. Lat. captura.
Esempio: G. V. 7. 41. 1. Banducdar Soldano de' Saracini, dopo la presa, ch'avea fatta della Città d'Antioccia.
Esempio: Dan. Inf. 16. Avvisando lor presa, e lor vantaggio.
Definiz: ¶ Talora dinota quella quantità, favellandosi di medicine, che si piglia in una volta di esse.
Esempio: M. Aldob. E la presa per volta sia dramma mezza, con sugo di porcellana.
Definiz: ¶ PRESA si dice anche alla cacciagione, all'uccellagione, e alla pescagione, di tutta quella quantità, che si piglia.
Definiz: Dar le prese, concedere, che altri, delle parti fatte, sia il primo a pigliare. Lat. dare optionem.
Esempio: Sen. Declam. P. Osservai la legge, dividendo, e dandoti le prese, e giustamente divisi.
Definiz: Venire alle prese, diciamo di quelli, che s'azzuffano, quando, lasciato stare il percuotersi, s'abbracciano, per atterrar l'un l'altro. Lat. se mutuo capere.
Esempio: Ariost. Fur. E si son già sì sotto, Ch'altro non pon, che venire alle prese.