Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MARAME
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MARAME.
Definiz: Sost. masc. Il peggio, o Il rifiuto, di, checchessia, avanzato e sceverato dal buono, in grande quantità.
Da mare, quasi La materia che il mare nelle burrasche rifiuta, gettandola a riva. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 23: Vistomi la sporticciuola, e rivoltomi i pesci sottosopra per riguardargli meglio, mi disse: Che hai tu compero questo rimasuglio? A fatica, risposi io, gli ho potuti per un grosso nuovo cacciar di mano a un pescatore.... Da quale di costoro hai tu compero questo marame?
Esempio: Crusc. Vocab. I: Cerna.... La cosa cattiva separata dalla buona, che, a quantità di essa, diremmo sceltume e marame.
Esempio: Not. Malm. 2, 856: Marame propriamente vuol dire Ogni rifiuto di mercanzia, come quella che dal mare è gettata a riva.
Esempio: Mann. Lez. Ling. tosc. 55: Son peggiorativi.... gli altri (nomi) in ume e in ame, come mollume,... marame, ec.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Grazz. Rim. V. 247: Se volete del mondo cacciar via. Magnifici dottor di medicina,... lo sterco, il puzzo e il fradiciume, Il marame, e l'agrume.... Fate ec.
Esempio: Bellin. Burch. 88: Così non figlia se non poco o mai Il sì grand'uomisimile elefante; Ma pel contrario i bruci e i lombricai.... Stan sempre impantanati e nel marame D'un nuovo brullichio di pecorame.
Definiz: § II. Pur figuratam., parlandosi di persone. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 467: Qua no si truova se non marame.
Esempio: Giust. Vers. 114: A questa laida Orda e marame Di conti aerei, D'ambigue dame.... Noi vili e stupidi Facciam platea.
Definiz: § III. Vale anche Quantità grande di checchessia; ma ha sempre senso dispregiativo, o per cattiva qualità, o per soverchia abbondanza. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 179: Ancora usa l'ortolano, quando l'arbore è sì affogato di molte erbe, e piante cattive intorno di sè,... si taglia e secca tutto marame e piante non così utili, ec.
Esempio: Lipp. Malm. 12, 40: D'anelli e d'orecchini v'è il marame: Tanti gioielli poi, che è un fracasso; Di medaglie dorate, o vuoi di rame, Un moggio ne misurano, e di passo; Ma quella è spazzatura ed un litame, Rispetto alle monete, che ec.
Esempio: Not. Malm. 2, 856: Quando diciamo marame nel modo che è detto nel presente luogo, intendiamo abbondanza così grande d'una cosa, che generi nausea e renda disprezzabile la medesima cosa.
Definiz: § IV. Si usò per Trappoleria, Giunteria. –
Esempio: Varch. Suoc. 2, 5: Non dubitate che io nolla perderò, no (la collana): io ne ho ben portate dell'altre, sì. State pur sicuro, e non abbiate paura di marame nessuno.