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1) Dizion. 5° Ed. .
LAVACRO.
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LAVACRO.
Definiz: Sost. masc. Luogo, Vasca, e simili, dove alcuno si lava, o dove lava checchessia; ma è voce propria di nobile scrittura.
Dal lat. lavacrum. –
Esempio: Belc. F. Pros. 4, 197: I nostri padri non lavavano mai le loro facce; ma noi i lavacri pubblici e' bagni frequentiamo.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 47: Si votano poi tutti (que' bagni) in meno d'un'ora; e questo votamento suol farsi coll'apertura degl'inferiori emissarj sulla sera quando si puliscono diligentemente i pavimenti e le pareti di ciaschedun lavacro.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 366: Nel primo luogo che si trova alla destra, erano insieme tre lavacri.
Esempio: Mont. Iliad. 22, 197: Ambe (le fonti) son cinte D'ampj lavacri di polita pietra, A cui, pria che l'Acheo venisse i giorni Della pace a turbar, solean de' Teucri Liete le spose e le avvenenti figlie I bei veli lavar.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 160: Tosto che fur dell'argentino fiume Alla pura corrente, ed ai lavacri Di vivo ridondanti acqua perenne, Da cui macchia non è che non si terga, Sciolsero i muli, ec.
Definiz: § I. Prendesi anche per Acqua naturale, o preparata, Sorgente, o simile, raccolta in vasca per uso di lavarsi, o di bagnarsi. –
Esempio: Mont. Iliad. 14, 10: Tu siedi Intanto, e bevi il rubicondo vino, Mentre i caldi lavacri t'apparecchia La mia bionda Ecamede, onde del sangue, Di che vai sozzo, dilavar la gruma.
Esempio: Manz. Poes. 107: Oh Mosa errante! Oh tepidi Lavacri d'Aquisgrano! Ove.... il guerrier sovrano Scendea del campo a tergere Il nobile sudor!
Definiz: § II. Vale altresì Lavamento, Lavatura, Lavanda; anche per similit. –
Esempio: Tass. Gerus. 11, 44: Onde egli cade, e fa del sangue sacro Su l'arme femminili ampio lavacro.
Esempio: Red. Ditir. 3: Ma di quel (claretto), che sì puretto Si vendemmia in Artimino, Vo' trincarne più d'un tino; Ed in sì dolce e nobile lavacro, Mentre il polmone mio tutto s'abbevera, ec.
Esempio: Manz. Poes. 827: Sì, quel Sangue sovr'essi discenda; Ma sia pioggia di mite lavacro.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 348: Non vogliono sottomettersi al giudicio ed al lavacro della confessione.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 412: Il peccato originale.... per lo lavacro del battesimo da quelli cotali.... non fu levato via.
Definiz: § IV. Con l'aggiunto di sacro, santo, salutifero, e simili, vale Battesimo. –
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 358: La reina e tutta l'altra gente, uomini e femmine, piccoli e grandi, presero da Ilario il santo lavacro.
Esempio: E Bocc. Rim. 153: Similemente ancor, come nell'acque Giordane prese quel santo lavacro Dalle man di colui che più li piacque, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 23: Venne in pontificale abito sacro L'arcivesco Turpino, e battizolla: Carlo dal salutifero lavacro Con cerimonie debite levolla.
Definiz: § V. Poeticam., vale Acqua corrente. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 16: All'Immortalitade il luogo è sacro, Ove una bella Ninfa giù del colle Viene alla ripa del Leteo lavacro, E di bocca dei cigni i nomi tolle.
Esempio: Fosc. Poes. C. 30: Te beata, gridai, per le felici Aure pregne di vita, e pe' lavacri Che da' suoi gioghi a te versa Appennino!