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Dizion. 4° Ed. .
TRAPASSO
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TRAPASSO.
Definiz: | Il trapassare, e 'l Luogo, onde si trapassa. Lat. transitus. Gr.
διάβασις. |
Esempio: | G. V. 6. 32. 1. Per lo buono sito, e trapasso, il quale era in sul cammino di
Pisa. |
Esempio: | E G. V. 6. 73. 2. Al trapasso d'una riviera più di
quattordicimila si disse n'annegarono. |
Esempio: | M. V. 8. 73. In quelli luoghi, donde dovea essere loro trapasso. |
Esempio: | Dant. Par. 14. Si moven lumi scintillando forte Nel congiungersi insieme, e nel
trapasso. |
Esempio: | Tes. Br. 3. 4. Di Spagna è il trapasso in Libia. |
Definiz: | §. I. Per Termine rettorico. Lat. transgressio, egressio. Gr.
μετάβασις. |
Esempio: | Tes. Br. 8. 63. Noi troviamo, che Ermagora nel suo libro dice, che innanzi alla
conclusione si dee mettere lo trapasso ec. Voi avete bene udito indietro, che trapasso si è, quando il parlatore esce
un poco di sua materia propria, e trapassa a un'altra per lodar se, o sua parte, e biasimare suo avversario, e sua
parte, o per cagione di confermare, non per argumento, ma per accrescere la cosa ec. Di questo trapasso dice Tullio,
che non dee essere per simiglianza del conto, anzi è sottomesso agli argumenti delle parti del conto. |
Definiz: | §. II. Trapasso, diciamo anche a una Maniera dell'andatura del cavallo. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 4. 64. Perchè quella Giraffa orrenda, e fiera, Via ne lo porta, e
va sì di trapasso, Che giugne al padiglion del Re Gradasso. |
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