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1) Dizion. 5° Ed. .
OBLIVIOSO e OBBLIVIOSO.
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Dizion. 5 ° Ed.
OBLIVIOSO e OBBLIVIOSO.
Definiz: Add. Che dimentica, o Facile a dimenticare. Voce oggi d'uso più che altro poetico.
Dal lat. obliviosus. ‒
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 39: Ed in quanto pone che li apparve uno, lo quale non nomina, per mostrare l'effetto della paura che fa l'uomo oblivioso e dimentichevole, lo quale fu Virgilio, come dirà di sotto, del quale egli era stato studiosissimo, e' finge che ec.
Definiz: § I. E per Dimentico, Incurante, di checchessia. ‒
Esempio: Leopard. Poes. 54: Ecco alla vaga Tua spoglia intorno (di Lucrezia) la romulea prole Di nova ira sfavilla:... E libertade avvampa Gli obbliviosi petti.
Definiz: § II. E per Che induce oblivione, Che fa dimenticare. ‒
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 36: Già.... Avea.... sparso il cor d'obliviosa lete Il pigro sonno a tutti gli animali.
Esempio: Mont. Iliad. 15, 485: Sull'acerba piaga Dell'amico a placarne ogni dolore, Obbliviosi farmaci spargea.
Esempio: Tomm. Poes. 229: Severa cosa Amor! Gioie svogliate, Allegri motti, ed ozj obliviosi, Son morte o febbre a lui, che vive e cresce. Di profondi pensier, ec.
Esempio: E Tomm. Poes. 348: Una stanca tristezza obbliviosa Mi prende; e in mezzo del lavor mi seggio, E guardo il cielo e piango.