1)
Dizion. 4° Ed. .
BENE
Apri Voce completa
pag.413
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
BENE.
Definiz: | Quello, che per se stesso si debbe eleggere, per fine del quale ogni altra cosa s'elegge, o che da tutte l'altre
cose è desiderato. Lat. bonum. Gr. ἀγαθόν,
τ'ἀγαθόν. |
Esempio: | S. Agost. C. D. Il fine del bene è chiamato quello, al quale, quando l'uomo
giugne, è beato. |
Esempio: | Dant. Inf. 1. Ma per trattar del ben, ch'io vi trovai, Dirò ec. |
Esempio: | E Dan. Inf. 2. Ch'hanno perduto il ben dello
'ntelletto. |
Esempio: | E Dan. Inf. 6. Che vuol quanto la cosa è più perfetta, Più
senta il bene, e così la doglienza. |
Esempio: | E Dan. Purg. 17. Ma quando al mal si torce, o con più cura, O
con men, che non dee, corre nel bene. |
Esempio: | E Dan. Purg. appresso: Altro bene è, che non fa l'uom felice;
Non è felicità, non è la buona Essenza d'ogni ben frutto, e radice. |
Esempio: | Bocc. Introd. 52. Per lo quale di bene in meglio procedendo la nostra compagnía
ec. viva, e duri. |
Esempio: | E Bocc. nov. 26. 22. Voi sapete, che la gente è più acconcia
a credere il male, che 'l bene. |
Esempio: | E Amet. 28. Non sappiendo, come esser si possa vero, che egli vegga tanto
di bene, quanto vede. |
Esempio: | Zibald. Andr. 144. Divenne fertile, e fruttifera tutta Calidonia, e poi produsse
copia d'ogni bene. (quì vale ogni cosa buona, che produca la terra) |
Definiz: | §. I. Per Tutto ciò, ch'è d'utile, e giovamento. Lat. quod commodè, et feliciter
cedit. Gr. τὸ ἀγασθόν
ἀγαθόν. |
Esempio: | G. V. 1. 1. 2. L'avversitadi sostengano a bene, e stato della nostra
Repubblica. |
Esempio: | Bocc. nov. 50. 11. E molto bene ne può nascere, e seguire. |
Definiz: | §. II. Per Opere buone. Lat. bonum opus. Gr. ἔργα ἀγαθά. |
Esempio: | Dant. Par. 4. Io vo' saper, se l'uom può soddisfarvi A' voti manchi sì con altri
beni, Ch'alla vostra stadera non sien parvi. |
Esempio: | Amet. 96. Spera in noi, e fa bene. |
Definiz: | §. III. Per Ricchezze, Facultà, Possessioni. Lat. bona, facultates. Gr.
τὰ ὄντα. |
Esempio: | Dant. Inf. 7. De' ben, che son commessi alla fortuna. |
Esempio: | G. V. 9. 156. 1. Iuda Scariot era camarlingo, e spenditore de' beni, loro dati per
Dio. |
Esempio: | Bocc. nov. 16. 38. Il quale lui in tutti i suoi beni, ed in ogni suo onore rimesso
avea. |
Esempio: | E Bocc. nov. 17. 46. Ma presa grandissima parte de' beni, che
quivi eran d'Osbech. |
Esempio: | Cas. lett. Ho ottenuto il mandato in Rota contro di lui, e de' suoi
beni. |
Definiz: | §. IV. Beni stabili, Beni immobili; dicesi di tutti quegli Effetti, che non posson
mutarsi di luogo, come case, poderi, e simili. Lat. bona immobilia. Gr.
τὰ ἀκίνετα. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 4. E a loro, siccome a legittimi suoi eredi, ogni suo bene, e
mobile, e stabile lasciò. |
Definiz: | §. V. E Beni mobili, di Quegli, che fissi non sono, e mutar si possono, come masserizie, contanti.
Lat. bona mobilia. Gr. τὰ
κινετά. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 4. E a loro, siccome a legittimi suoi eredi, ogni suo bene, e
mobile, e stabile lasciò. |
Definiz: | §. VI. E Bene per una sorta di frutto. |
Esempio: | Ricett. Fior. Gli olj si cavano ec. de' frutti, come delle mandorle dolci, ed
amare, de' pinocchi, de' pistacchi, del bene, delle noci, ec. |
Definiz: | §. VII. Esser bene di alcuno, vale Esserli a grado, o in grazia. |
Esempio: | Stor. Pist. 13. Egli era molto bene del Papa, e 'l Papa si teneva molto al suo
consiglio. |
Definiz: | §. VIII. Far bel bene, vale Cavarne profitto, Averne vantaggio. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 13. 173. Costui benchè scrivesse, i barbari non si guardare, ed
esservi da far del bene, gli fu comandato non uscisse, ed aspettasse più gente. |
Definiz: | §. IX. Far del bene altrui, vale Beneficarlo. Lat. beneficio
afficere. Gr. εὐεργετεῖν. |
Esempio: | Segr. Fior. As. 3. Il mio tacere Nasce non già, perch'io non sappia appunto
Quanto ben fatto m'hai, quanto piacere. |
Definiz: | §. X. Far del ben bellezza, vale Far bene assai; ma in oggi si dice per lo più per ironia. |
Esempio: | Lor. Med. ball. Non è niuna, che non possa, Chi vuol far del ben
bellezza. |
Definiz: | §. XI. Aver bene, vale Aver quiete, pace, ec. |
Esempio: | Bocc. nov. 65. 14. Che non gli trarrebbe del capo tutto 'l mondo, che per altro,
che per male vi si venisse, e non avrei ben con lui di quest'anno. |
Definiz: | §. XII. Voler bene, vale Portare affezione, Amare. Lat. benevolentiâ
prosequi. Gr. εὐνοεῖν.
|
Esempio: | Bocc. nov. 19. 33. Tanto è 'l bene, e l'amore, che 'l marito, e l'amico le porta,
che ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 67. 7. Deh dillomi, per quanto ben tu mi
vuogli. |
Esempio: | E Bocc. nov. 79. 22. E dicovi ancora così, che se altro non
mi vi facesse voler bene, sì vi vo' bene, perchè veggio ec. |
Definiz: | §. XIII. Pigliar per bene, vale In buona parte. Lat. aequi, bonique
facere. Gr. ἀγασθοποιεῖν
ἀγαθοποιεῖν. |
Esempio: | Vit. Plut. E Cato pigliò per bene la cortesía della gente. |
|