Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
BENE
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BENE.
Definiz: Quello, che per se stesso si debbe eleggere, per fine del quale ogni altra cosa s'elegge, o che da tutte l'altre cose è desiderato. Lat. bonum. Gr. ἀγαθόν, τ'ἀγαθόν.
Esempio: S. Agost. C. D. Il fine del bene è chiamato quello, al quale, quando l'uomo giugne, è beato.
Esempio: Dant. Inf. 1. Ma per trattar del ben, ch'io vi trovai, Dirò ec.
Esempio: E Dan. Inf. 2. Ch'hanno perduto il ben dello 'ntelletto.
Esempio: E Dan. Inf. 6. Che vuol quanto la cosa è più perfetta, Più senta il bene, e così la doglienza.
Esempio: E Dan. Purg. 17. Ma quando al mal si torce, o con più cura, O con men, che non dee, corre nel bene.
Esempio: E Dan. Purg. appresso: Altro bene è, che non fa l'uom felice; Non è felicità, non è la buona Essenza d'ogni ben frutto, e radice.
Esempio: Bocc. Introd. 52. Per lo quale di bene in meglio procedendo la nostra compagnía ec. viva, e duri.
Esempio: E Bocc. nov. 26. 22. Voi sapete, che la gente è più acconcia a credere il male, che 'l bene.
Esempio: E Amet. 28. Non sappiendo, come esser si possa vero, che egli vegga tanto di bene, quanto vede.
Esempio: Zibald. Andr. 144. Divenne fertile, e fruttifera tutta Calidonia, e poi produsse copia d'ogni bene. (quì vale ogni cosa buona, che produca la terra)
Definiz: §. I. Per Tutto ciò, ch'è d'utile, e giovamento. Lat. quod commodè, et feliciter cedit. Gr. τὸ ἀγασθόν ἀγαθόν.
Esempio: G. V. 1. 1. 2. L'avversitadi sostengano a bene, e stato della nostra Repubblica.
Esempio: Bocc. nov. 50. 11. E molto bene ne può nascere, e seguire.
Definiz: §. II. Per Opere buone. Lat. bonum opus. Gr. ἔργα ἀγαθά.
Esempio: Dant. Par. 4. Io vo' saper, se l'uom può soddisfarvi A' voti manchi sì con altri beni, Ch'alla vostra stadera non sien parvi.
Esempio: Amet. 96. Spera in noi, e fa bene.
Definiz: §. III. Per Ricchezze, Facultà, Possessioni. Lat. bona, facultates. Gr. τὰ ὄντα.
Esempio: Dant. Inf. 7. De' ben, che son commessi alla fortuna.
Esempio: G. V. 9. 156. 1. Iuda Scariot era camarlingo, e spenditore de' beni, loro dati per Dio.
Esempio: Bocc. nov. 16. 38. Il quale lui in tutti i suoi beni, ed in ogni suo onore rimesso avea.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 46. Ma presa grandissima parte de' beni, che quivi eran d'Osbech.
Esempio: Cas. lett. Ho ottenuto il mandato in Rota contro di lui, e de' suoi beni.
Definiz: §. IV. Beni stabili, Beni immobili; dicesi di tutti quegli Effetti, che non posson mutarsi di luogo, come case, poderi, e simili. Lat. bona immobilia. Gr. τὰ ἀκίνετα.
Esempio: Bocc. nov. 13. 4. E a loro, siccome a legittimi suoi eredi, ogni suo bene, e mobile, e stabile lasciò.
Definiz: §. V. E Beni mobili, di Quegli, che fissi non sono, e mutar si possono, come masserizie, contanti. Lat. bona mobilia. Gr. τὰ κινετά.
Esempio: Bocc. nov. 13. 4. E a loro, siccome a legittimi suoi eredi, ogni suo bene, e mobile, e stabile lasciò.
Definiz: §. VI. E Bene per una sorta di frutto.
Esempio: Ricett. Fior. Gli olj si cavano ec. de' frutti, come delle mandorle dolci, ed amare, de' pinocchi, de' pistacchi, del bene, delle noci, ec.
Definiz: §. VII. Esser bene di alcuno, vale Esserli a grado, o in grazia.
Esempio: Stor. Pist. 13. Egli era molto bene del Papa, e 'l Papa si teneva molto al suo consiglio.
Definiz: §. VIII. Far bel bene, vale Cavarne profitto, Averne vantaggio.
Esempio: Tac. Dav. ann. 13. 173. Costui benchè scrivesse, i barbari non si guardare, ed esservi da far del bene, gli fu comandato non uscisse, ed aspettasse più gente.
Definiz: §. IX. Far del bene altrui, vale Beneficarlo. Lat. beneficio afficere. Gr. εὐεργετεῖν.
Esempio: Segr. Fior. As. 3. Il mio tacere Nasce non già, perch'io non sappia appunto Quanto ben fatto m'hai, quanto piacere.
Definiz: §. X. Far del ben bellezza, vale Far bene assai; ma in oggi si dice per lo più per ironia.
Esempio: Lor. Med. ball. Non è niuna, che non possa, Chi vuol far del ben bellezza.
Definiz: §. XI. Aver bene, vale Aver quiete, pace, ec.
Esempio: Bocc. nov. 65. 14. Che non gli trarrebbe del capo tutto 'l mondo, che per altro, che per male vi si venisse, e non avrei ben con lui di quest'anno.
Definiz: §. XII. Voler bene, vale Portare affezione, Amare. Lat. benevolentiâ prosequi. Gr. εὐνοεῖν.
Esempio: Bocc. nov. 19. 33. Tanto è 'l bene, e l'amore, che 'l marito, e l'amico le porta, che ec.
Esempio: E Bocc. nov. 67. 7. Deh dillomi, per quanto ben tu mi vuogli.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 22. E dicovi ancora così, che se altro non mi vi facesse voler bene, sì vi vo' bene, perchè veggio ec.
Definiz: §. XIII. Pigliar per bene, vale In buona parte. Lat. aequi, bonique facere. Gr. ἀγασθοποιεῖν ἀγαθοποιεῖν.
Esempio: Vit. Plut. E Cato pigliò per bene la cortesía della gente.