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1) Dizion. 5° Ed. .
DESSO.
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DESSO.
Definiz: Pronome riferente persona innanzi nominata, e usato ad affermare identità, e propriamente con una certa insistenza. Significa Quella persona stessa, Quella persona e non altra; ed usasi propriamente come soggetto del discorso e coi verbi Essere desso o Parere desso; sebbene non manchi qualche esempio di scrittore, però non toscano, ove sia usato come oggetto con qualche altro verbo. Da esso, prepostavi la d ora per rafforzamento, ed ora per semplice eufonia dinanzi a parola terminante in vocale. –
Esempio: Dant. Inf. 28: Gridando: questi è desso, e non favella.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 29: Arsenio, credendo che fosse lo suo discepolo, sì gli aprì; ma poichè vide che non era desso, si gittò in terra.
Esempio: Pass. G. Cr. 17: Vo' di lui darvi questo vero segno: Bacerò quel che è desso, e quel si prenda.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 35: Parendomi voi pur desso, m'è venuta stasera forse cento volte voglia d'abbracciarvi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 78: Ma poi cangiosse Tosto di faccia e di parlar, ch'appresso S'avvide meglio che non era desso.
Esempio: Vasar. Ragion. 116: Mi pare alla cera il duca Lorenzo de' Medici: è egli esso? G. Signore, egli è desso.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 21: È egli questo qua? G. Sì, egli è desso.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 61: Con avidi sguardi il caro amante Cercando,... Raffigurollo, e disse: egli è pur desso.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 154: Sovvengavi di quella onnipotente parola, con che Cristo si dichiarò desso, e presente a' suoi nemici.... venuti a catturarlo nell'orto.
Esempio: E Bart. D. Grandezz. Crist. 323: Rivolsesi ad affissar più intentamente lo sguardo nel Salvatore, e riconosciutolo desso, ne certificò S. Pietro.
Definiz: § I. E riferente cosa, sia materiale sia morale. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 243: Che quello di che dubitavano, fosse desso, cioè di dover dare la Giannetta al loro figliuolo per isposa.
Definiz: § II. Usasi altresì ad affermare la identità della persona con sè medesima; e in questo senso prende come valore di adiettivo, significante Stesso, Medesimo, Non mutato, Non diverso sia nell'aspetto, sia nell'animo, nelle qualità, e simili, da quel di prima. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 37: Hai tu sentita stanotte cosa niuna? Tu non mi par desso.
Esempio: Savonar. Pred. 13: Io gli scrissi, che se volevano fare penitenzia, che 'l bisognava lasciare li beneficj. Ma passato ch'el fu quella tribulazione, non sono stati più dessi: e fatta la festa, gabbato lo santo.
Esempio: Vai Rim. 14: Dimmi, se' tu impazzito, Oppur non sei quel desso?
Esempio: Lipp. Malm. 11, 2: E n'ho sì gran terror, ch'io vi confesso Che mai più de' miei dì sarò quel desso.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 301: Ma non di pari accetteremmo di patto che, annientandosi quest'anima nostra, un'altra nel medesimo corpo [nostro] si producesse; nè ci parrebbe di restar dessi in quel caso, più che se in un con l'anima il corpo nostro svanisse in nulla.
Definiz: § III. E per similit., detto di cosa. –
Esempio: Car. Arist. Rett. 211: Sciolti che sieno [i versi] da quel lor numero, non paiono più dessi.
Definiz: § IV. E preposto, per maggior rafforzamento del discorso, al pronome Desso Tu. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 225: Conobbi chi fu il prete che mi confessò, e so che tu fosti desso tu.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 288: Ma io temo.... che i parenti suoi non la dieno prestamente ad un altro, il qual forse non sarai desso tu.
Definiz: § V. E per il semplice dimostrativo Esso, riferente tanto persona quanto cosa. –
Esempio: Bocc. Teseid. 5, 20: E' non è guar che qui venne Alimeto, Di medicina maestro sovrano, Uom d'alto senno e di vita quïeto, E so che desso fu nostro Tebano.
Definiz: § VI. Trovasi talora soggiunto a Questo desso come rafforzativo. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 243: Se v'è caso in cui meriti d'approvarsi per buono il sentimento di Severino Boezio, egli è questo desso.
Definiz: § VII. Trovasi usato anche a indicare Cosa che subito dopo segue nel discorso. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 117: Ora si porrà qui una bella meditazione, com'egli apparve alla Donna nostra; e questo è desso, ec.
Definiz: § VIII. Se non è vero di' o dite che non son più desso, o che non sia desso, Se non lo fo, e simili, di' o dite che non son più desso, o che non sia desso; è modo proverbiale che serve ad affermare con somma asseveranza, che la cosa è vera, che la cosa sarà fatta, e simili. –
Esempio: Machiav. Comm. 84: Se, parlato che gli avrete, e' non vi pare per presenzia, per dottrina, per lingua, un uomo da mettergli il capo in grembo, dite che io non sia desso.