1)
Dizion. 3° Ed. .
PENNA
Apri Voce completa
pag.1180
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
PENNA.
Definiz: | Quello, di che son coperti gli uccelli, e di che si servono, per volare. Latin. penna,
pinna. |
Esempio: | E Dan. Purg. Cant. 27. Al volo mi sentía crescer le penne.
|
Esempio: | E Dan. Par. 5. Non siate, come penna ad ogni vento.
|
Esempio: | Boc. Nov. 49. 17. Le penne, i piedi, e 'l becco le fece, in testimonianza di ciò,
recare avanti. |
Esempio: | Cr. 9. 86. 1. Colui, che perfette galline vuole avere, dee eleggerle feconde, che
spesse volte son quelle di rossa piuma, o penne nere. |
Esempio: | Petr. Son. 61. Qual grazia, quale amore, e qual destino, Mi darà penne in guisa di
colomba. |
Definiz: | §. Penna: Strumento, col qual si scrive, sia penna d'uccello, o d'altro. Lat. calamus. |
Esempio: | Boc. Nov. 77. 47. E dove tutti mancati mi fossero, non mi fuggiva la penna, colla
quale tante, e sì fatte cose avrei di te scritte, che, ec. |
Esempio: | E Bocc. num. 47. Le forze della penna son troppo maggiori, che
coloro non estimano, che quelle con conoscimento provato non hanno. |
Esempio: | Petr. Canz. 20. Canzone, io sento già stancar la penna. |
Esempio: | Dan. Par. 19. Lì si vedrà tra l'opere d'Alberto Quella, che tosto moverà la penna,
Perchè 'l Regno di Praga fia diserto. |
Esempio: | E Dan. Par. Cant. 24. Ma poco dura alla sua penna tempra.
|
Definiz: | §. Restare nella penna, ec. dicesi del Tralasciare di scrivere, o di dire una tal cosa. |
Esempio: | Morg. 22. 71. E quel ch'io fe, nella penna mi resta. |
Esempio: | Franc. Barb. 55. D'ingrati or vien sermone, Che non è vizio da lasciarlo in penna.
|
Definiz: | §. Penna: metaf. |
Esempio: | Dan. Inf. 20. E prima poi ribatter li convenne Li duo serpenti, avvolti colla
verga, Che riavesse le maschili penne [cioè membra] |
Definiz: | §. Penna: Cima, e sommità. Lat. pinna, vertex. |
Esempio: | But. La capra è animale, chè volentieri va pascendo sopra la penna de' monti.
|
Esempio: | Ar. Fur. 12. 83. E la roppe alla penna dello scudo Del fiero Conte. |
Definiz: | §. Chi guarda a ogni penna, non fa mai letto: proverb. e vale, che Chi la guarda troppo nel
sottile, non profitta. |
Definiz: | §. A penna, e a calamaio: pur altro: e vale Appunto appunto, per l'appunto. Lat.
examussim. |
Esempio: | Lib. Sonet. Fa la ragione a penna, e a calamaio, E poi mi dì. |
Esempio: | Alleg. 9. Un paio di corna, a penna, e calamaio, fatte, come quelle del cervio.
|
Definiz: | §. Cavar le penne maestre: Torre altrui la miglior parte dell'avere. Lat. aliquem expilare. |
Esempio: | Salv. Spin. E' vi potrebbe lasciar le penne maestre. |
Esempio: | Alleg. 221. Vi lascerete le penne maestre, Come fa nella gabbia l'uccellino.
|
Definiz: | §. Penne maestre: le Penne principali dell'ale, che si chiamano anche coltelli. |
Esempio: | Fir. As. 171. E battute le maestre penne, fra le mascelle de' crudeli denti.
|
Definiz: | §. Quel che fa la penna: e vale, Il guadagno incerto dello Ufiziale. |
Esempio: | Cecch. Corred. 2. 7. E settecento scudi d'oro il mese, Sarà il stipendio
ordinario, e per il più, Che farà poi la penna. |
Definiz: | §. Da penna Pennacchio, che son più penne insieme, che si mettono, o al cappello, o a' cimieri. Lat.
crista, conus. |
Esempio: | Bern. Orl. 1. 24. 58. Penne, cioè pennacchj da cimieri, A poco a poco uscì fuor
della terra. |
Esempio: | E Ber. Rim. Non peserebbe solo il suo pennacchio La stadera
dell'Elba, o la bilancia. |
|