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NOCCHIERE e NOCCHIERO
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NOCCHIERE e NOCCHIERO.
Definiz: Sost. masc. Colui che guida e governa la nave.
Dal lat. nauclerus, greco ναυκλῆρος ναύκληρος. –
Esempio: Dant. Conv. 274: Vedemo in una nave, che diversi ufficj e diversi fini di quella a uno solo fine sono ordinati, cioè a prendere loro desiderato porto per salutevole via: dove siccome ciascuno ufficiale ordina la propia operazione nel propio fine; così è uno che tutti questi fini considera, e ordina quelli nell'ultimo di tutti; e questi è il nocchiere, alla cui voce tutti ubbidire deono.
Esempio: Colonn. Guid. N. 21: Navicando loro (Giasone ed Ercole) per molti die, e per molte notti sotto il conducimento del tessagliese nocchiere Filotete discretamente considerando ec.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 283: Il prelato rimesso e negligente è come nocchiere e rettore di nave sonnolento al tempo della tempesta.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 244: L'acqua colle tenebre divenne paurosa: il nocchiere Palinuro medesimo altamente grida ec.
Esempio: Petr. Rim. F. 228: Nè mai saggio nocchier guardò da scoglio Nave di merci precïose carca, Quant'io ec.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 153: È questo nome nocchiere il proprio, nome di colui al quale aspetta il governo generale di tutto il legno, e a lui aspetta di comandare a tutti gli altri marinari, secondochè gli pare di bisogno; e chiamasi nocchiere, quasi navichiere.
Esempio: Sacch. Op. div. 261: Nocchiere è quell'uomo che guida la nave, e che la mena e che l'ordina.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 16: Così si parte col pilota inante Il nocchier che gli scogli teme e 'l vento.
Esempio: Car. Eneid. 3, 452: Spieghiam le vele a gli austri, e via per l'onde Spumose a tutto corso in fuga andiamo Là 've 'l vento e 'l nocchier ne guida e spinge.
Esempio: Tass. Lett. 2, 55: E 'l nocchiero nel navigare, la salute de' naviganti ha per fine.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 3: Corte, senti il nocchiero, Che a far cammin n'appella: Mira la navicella, Che par chieda sentiero.
Esempio: Parin. Poes. 219: Frattanto senza alcuno Il beato nocchier timor che il roda, Dall'alto della proda.... così cantava inni a Nettuno.
Esempio: Pindem. Poes. 56: Ecco il vento, ecco il vento; alto i nocchieri Gridano a prova.
Definiz: § I. Term. di marina. Colui che in certe navi comanda ai marinari e dirige l'esecuzione delle manovre; detto anche Comito in antico, e modernamente Nostromo; ma si usò pure per Timoniere o per altro basso ufficiale. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 261: Ma lo nocchier predetto È qui comito detto.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 3, 34: Falcon, che nella gaggia aveva in alto Fatto salire a scoprire un nocchiere, Arme arme grida.
Esempio: Pulc. L. Morg. 20, 35: E non s'osserva del nocchier più il fischio, Come avvien sempre in un estremo rischio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 17: Tre volte e quattro il pallido nocchiero Mette vigor, perchè 'l timon sia volto E trovi più sicuro altro sentiero; Ma quel si rompe, e poi dal mar gli è tolto.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 85: Dei restanti si faranno gli Officiali, cioè il patrone, con altri sei o sette officiali di poppa, il nocchiero, il compagno del nocchiero, ec.
Esempio: E Cresc. B. Naut. Medit. appr.: Uno de' cinque che restano sarà il nocchiero del trinchetto.
Definiz: § II. Per similit. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Quinci fúr quete le lanose gote Al nocchier della livida palude, Che intorno agli occhi avea di fiamme rote.
Esempio: E Dant. Inf. 8: Non senza prima far grande aggirata, Venimmo in parte, dove il nocchier, forte, Uscite, ci gridò, qui è l'entrata.
Esempio: E Dant. Purg. 2: E quei (l'Angelo) sen venne a riva Con un vasello snelletto e leggiero, Tanto che l'acqua nulla ne inghiottiva. Da poppa stava il celestial nocchiero...; E più di cento spirti entro sediero.
Definiz: § III. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Ahi serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello!
Esempio: E Dant. Conv. 275: A perfezione dell'universale religione della umana spezie, conviene essere uno quasi nocchiere, che considerando le diverse condizioni del mondo, e li diversi e necessarj ufficj ordinando, abbia del tutto universale e irrepugnabile ufficio di comandare.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 3: Il governo e la cura del movimento e il conducimento della detta navicella (la innocenza battesimale), il celestiale padrone Iddio in alcun modo..., commette e lascia all'uomo: e fallo nocchiere, quando è venuto agli anni di tale discrezione, che possa, e sappia, e possa volere, col remo in mano, studiosamente operando, durare fatica nella guardia e nella condotta di così nobile vasello, in che Dio l'ha allogato e messo.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 63: Conobbero aver la repubblica bisogno di valoroso capitano, e si dierono a considerare qual potesse essere il nocchiero che da tanta tempesta di guerra potesse salvarla e farla surgere a riva di pace.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 24: Sperto ei nocchier (Diceo senatore) che già solcò più mari.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 497: È notissima la metafora del nocchiero, al politico uomo; e dalla nautica è preso il nome di governatore.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 7: La somma delle cose allor dovea A te fidarsi: ma fra noi ehi cede A chi più sa? nessun vuol porsi al remoIn questa nave, ed il timone usurpa Qualunque stolto, e vi si fa nocchiero.
Esempio: Lambr. Elog. 7: Si avventurò, come in un mare ignoto, ne' moderni commerci e vi naufragò. Ma dove in naufragi tali v'ha dei lodati e pur non lodevoli nocchieri, che per salvare la barca gettano in mare le merci altrui, egli vi gettò le proprie.
Definiz: § IV. E poeticam., per Navigatore. –
Esempio: Parin. Poes. 182: Così l'eroe nocchier pensa, ed abbatte I paventati d'Ercole pilastri, Saluta novelli astri, E di nuove tempeste ode il ruggito.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 39: E come appunto il Ligure nocchiero, Poi che per mare ignoto Corse vario sentiero, Alfin vide il remoto Desiderato lido, E con festevol grido Scese, e grand'orma in su l'arena impresse, Così ec.