Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DISCOLO.
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DISCOLO.
Definiz: Add. Dissoluto e riottoso, Scapestrato, e anche semplicemente Insolente, Fastidioso, e simili; e dicesi per lo più dei giovani.
Dal lat. discolus, e questo dal grec. δύσκολος, che propriamente vale Di stomaco delicato, e figuratam. Difficile e acre. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred.: Praticano con giovani discoli e maliziosi.
Esempio: Cas. Pros. 3, 52: E però sia certa V. S. che Sua Santità castigherà sempre i figliuoli discoli e reprobi, con debita severità, come si appartiene all'officio suo.
Esempio: E Cas. Pros. 3, 242: Da altra parte mi ha fatto dire, che esso è discolo e bizzarro, e che mena le mani tanto, che i maestri ne hanno qualche fastidio.
Esempio: Varch. Stor. 2, 138: Quei giovani discoli, per dir così, e scorretti, de' quali si favellò di sopra.
Esempio: Vai Rim. 10: E tu, Lisa crudele, Che bistrattato m'hai sì malamente, Aver possi dal ciel qualche marito Discolo la sua parte e impertinente, Che 'l vezzo e le smanigli e T'impegni e ti consumi.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 306: Le minacce o d'unirsi, o di non opporsi al Turco, eran simiglianti a quelle del figliuolo discolo, che finge al padre di volersi gittare da una finestra, perchè non infreni le sue dissoluzioni.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 390: Discoli è voce greca, δύσκολοι, che vale tutt'altro di quel che noi la prendiamo. Appresso i Greci valea uomini difficultosi.... Appresso noi vale insolenti, inquieti, scapigliati.
Esempio: Fag. Comm. 5, 7: Fra tutta la scolaresca lo pubblicava [la mala fama] pel più discolo, per lo più insolente, e capace d'ogni temerario attentato.
Esempio: Targ. Osserv. medic. 165: Fino ad ora non mi ha fallito la regola, che [nello spedale] i meno aggravati dal male, i più robusti e discoli, e più voraci, sono quelli che ci concludono poco.
Definiz: § I. Più comunemente usasi in forza di Sost. ‒
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 6: Discoli esiliar, mormoratori Porre io vorrei in dileguo.
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 26: Meglio fanno quei discoli, i quali depongon l'abito clericale per aver maggior libertà, di coloro i quali seguitano ad ammantarsi di sacre vesti, profanando, con pubblico scandalo, l'abito loro.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 244: I discoli spesso abusano la licenza di portar arme, sotto il titolo onesto di patentati.
Esempio: Panant. Civett. 24: Così quando quel discolo insaccava In certi buchi, in certe casucciacce, La brava serva te lo pedinava (si parla di Giove).
Definiz: § II. Si usò per Sofistico e non facile a concordare con gli altri, Che su tutto trova da dire e da contradire in modo fastidioso e insolente. ‒
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg.: Coloro che a ogni cosa si pongono al contrario per contrastare, non curando persona, son chiamati litigiosi e discoli.
Definiz: § III. E si usò pure per Non letterato, Non erudito, detto di persona; applicato per estensione anche alla mente, per Non culto, Rozzo, Ignorante. ‒
Esempio: Bianc. Laud. 109: Umana intelligenzia non potria Delli angeli intender la bellezza; La lingua umana nihil ne diria Dell'anima la superna chiarezza.... Ma per conforto di mia mente discola Cantar ne voglio alcuna cosa piccola.
Esempio: Sacch. Nov. Proem$: Io Franco Sacchetti fiorentino, come uomo discolo e grosso, mi proposi di scriver la presente opera.
Definiz: § IV. Alla discola, posto avverbialm., vale Da discolo, A modo di discolo, Secondo il costume dei discoli: ma non è comune. ‒
Esempio: Crusc. Vocab. II.: Discolamente; Alla discola.
Definiz: § V. Fare il discolo, dicesi familiarmente, ed in celia, di chi, intermesse le ordinarie occupazioni, si dà a qualche svago o passatempo non consueto.