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Dizion. 4° Ed. .
RIMESTARE
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RIMESTARE.
Definiz: | Maneggiare, Rimenare. Lat. permiscere. Gr. ἀναμιγνύειν.
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Esempio: | Pallad. Ott. 14. Rimesta, sicchè le spezie sopradette s'incorporino bene col
vino. |
Esempio: | S. Grisost. Come scarafaggi rivoltare, e rimestare lo sterco
suo. |
Esempio: | Ricett. Fior. 90. I metalli pesti sottilmente si mettono
nell'acqua pura ec. e si rimestano con pestello. |
Esempio: | E Ricett. Fior.
131. Rimestandolo colla mestola nel calderotto. |
Esempio: | E
Ricett. Fior. 168. Si dimenano, e rimestano colla spatola continuamente.
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Esempio: | E Ricett. Fior. 216. Tieni i sughi, e l'olio al
Sole per dieci dì, rimestandogli insieme bene ogni dì. |
Esempio: | Varch. Ercol. 60. Se avviene, che alcuna cosa sia seguita, o
di fatti, o di parole, e che colui, a chi tocca, non vuole per qualunque cagione, che ella si ritratti, e se ne favelli
più, dice: io non voglio, che ella si rimesti, o rimeni, o rimescoli, o ricalcitri più.
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Esempio: | Cecch. Stiav. 5. 2. Deh non la rimestate più, che quanto Più ne
dicessi, men ne crederrei. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 2. 42. Benchè molti
cortigiani cavalieri, e senatori si dicessono avergli porto aiuti, e consigli, non fu rimestato (il T. Lat. ha:
haud quaesitum) |
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