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1) Dizion. 5° Ed. .
ASSORBITO e ASSORTO.
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ASSORBITO e ASSORTO.
Definiz: Partic. pass. di Assorbire e Assorbere.
Lat. absorptus. –
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 201: Viddi la terra aperta, e me assorto dall'apertura della terra.
Esempio: Segner. Pred. 9: All'improvviso morì Faraone il superbo, con tutte le sue milizie assorbito dai gorghi dell'Eritreo.
Esempio: Perell. Relaz. idr. 9, 226: Supposta l'acqua del fiume in quiete, le quantità assorbite dall'apertura menzionata prenderanno regola dall'altezza del pelo del fiume sopra il fondo.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Inghiottito, Ingoiato. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 174: Quei Decj, e quel nel roman foro assorto (cioè Curzio), Quel sì lodato Codro da gli Argivi, Non con più altrui profitto e più suo onore A morte si donar.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 4: Tu, magnanimo Alfonso, il qual ritogli Al furor di fortuna e guidi in porto Me peregrino errante, in fra gli scogli E fra l'onde agitato e quasi assorto, Queste mie carte in lieta fronte accogli (qui in locuz. figurata).
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 364: Te la menasti a la superna vita, Teco assorbita in eternal dolciore.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 93: Nelle quali tutte parole non vuole dire altro, se non che sì era assorto in dilettosi pensieri di Dio, che nè secondo il corpo, nè secondo l'anima, in questo mondo altro che lui non poteva desiderare.
Definiz: § III. Assorto, usato coi Verbi Stare assorto, Essere assorto e simili, vale Profondato colla mente in qualche pensiero. –
Esempio: Segner. Mann. magg. 24, 1: Se lo capissi, oh come andresti estatico di stupore, come attonito, come assorto!
Esempio: E Segner. Mann. giugn. 2, 4: Andare un intiero dì tutto attonito, tutto assorto.