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Dizion. 5° Ed. .
LATRATO
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LATRATO. Definiz: | Sost. masc. L'effetto del latrare, La voce che manda fuori il cane abbaiando, Abbaio. |
Dal lat. latratus. – Esempio: | Bocc. Amet. 11: Ma i giacenti cani.... veloci con alto latrato li corsero sopra. | Esempio: | Tass. Gerus. 11, 19: Stava tra i rami ogni augellin securo, E in selva non s'udia latrato o corno; Quando ec. |
Esempio: | E Tass. Rim. 2, 186: O felice Grechino, Or tanto più di me, quanto più grati Sono delle mie rime i tuoi latrati. |
Esempio: | Salvin. Opp. 76: E 'l cuore è degli Origi Altiero e crudo, che non di sagace Cane il latrato temono o di porco Salvatico il grugnir presso de' massi. |
Definiz: | § I. Per estensione, Voce che mandano fuori certi altri animali, anche favolosi. – | Esempio: | Tass. Gerus. 4, 8: Mentre
ei parlava, Cerbero i latrati Ripresse, e l'Idra si fe' muta al suono. |
Esempio: | ETass. Gerus. 16, 67: Ecco già sotto i piè mugghiar l'inferno. Quanto gira il palagio, udresti irati Sibili ed urli, e fremiti e latrati. | Esempio: | Salvin. Eneid. 6, 515: Cerbero questi regni con trifauce Latrato fa per tutto risonare. |
Definiz: | § II. E per similit., Grido d'ira, di disperazione, o Fiero lagno, e simili. – |
Esempio: | Segner. Pred. 555: Gli darebbono (a Dio) forse noia i nostri latrati? gli turberebbon forse la pace le nostre bestemmie? |
Definiz: | § III. E figuratam. – | Esempio: | Pallav. Libr. Ben. 375: Nè alcuna insania d'ateismo giunse mai ad acchetare i latrati della coscienza. | Esempio: | E Pallav. Perfez. crist. 596: E fa che le interne voci della coscienza non sian latrati d'inquietudine e d'orrore, ma ec. |
Definiz: | § IV. Pur figuratam., e in senso dispregiativo, per Ciò che alcuno, con molta arroganza e senza ragione, dice in censura o biasimo altrui. – | Esempio: | Paolett. Oper. agr. 2, 294: Io sono stato lungamente perplesso s'io dovea curare o no tutti questi vostri latrati. |
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