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FORNELLO.
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FORNELLO.
Definiz: Sost. masc. Propriamente è Diminut. di Forno; ma applicasi comunemente a Quel lavoro murato o fatto di metallo, a guisa di piccol forno, nel quale si mette il combustibile per uso di officine, laboratorj, e simili. –
Esempio: Pallad. Agric. R. 31: Le camere del bagno così farai: tu lastricherai con pietre imprimamente un'aia alta due piedi, ma sia inchinata la lastricatura allo fornello, sì che, se tu gitterai la palla, non vi possa rattenere entro, ma ricorra al fornello.
Esempio: Vill. M. 77: A piè delle mura feciono intorno intorno molti fornelli con caldaie per apparecchiare acqua bollita per gittare sopra coloro che combattessono.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 62: Quando hai fatto il tuo fornello, empiglia un foco temperato; chè quanto il farai bollire più adagio, tanto sarà migliore.
Esempio: Cellin. Pros. 127: Facendo della necessità virtù, così ismattonai una stanza, e con quei mattoni io andai tessendo un fornello a foggia di una mèta, lasciando infra l'un mattone e l'altro, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 6, 35: Era una stanza grande, dove stavano que' padri a fare le finestre di vetro, con i fornegli ed altri commodi che a cotale esercizio erano necessari.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 213: E tutto per magistero di natura troppo meglio che il chimico coll'arte, con le vasa e co' fornelli.
Esempio: Red. Lett. 3, 113: Nel leggerli (i sonetti) potrà V. R. ravvisarli similissimi a quell'oro falso, lavorato dalli alchimisti ne' loro affumicati fornelli.
Esempio: Galian. B. Vitr. 203: Così sarà loro comune l'uso delle acque, da uno stesso fornello, ma ciascuno ne' suoi proprj vasi. Sopra il fornello vanno situati tre vasi; uno per l'acqua calda, l'altro per la tepida, il terzo per la fredda.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 352: Il frantoio debbe esser fornito di un fornello con caldaia murata.
Definiz: § I. Riceve vari aggiunti, che servono a determinarne la forma o l'uso; come Fornello di fusione, che è quello in cui si fondono minerali anche per saggio; Fornello a coppella, dove si fanno i saggi di metalli preziosi, e specialmente dell'argento; e così Fornello da bicchieri, a riverbero o a riverberazione, a vento, economico, ec. –
Esempio: Tratt. Vetr. 1: In prima lib. 100 di vetro bianco, e mettilo in uno vaso che regghi al fuoco nel fornello da bicchieri o altro fornello.
Esempio: E Tratt. Vetr. 134: Togli di quello vetro che gli orafi adoperano, e riducilo in polvere sottile, e metti in fornello, e dispargi di sopra sottile, e metti in fornello di riverberazione, e da'gli tenero fuoco, e ch'egli imbianchi.
Esempio: Biring. Pirotecn. 105 t.: El fondere a crogiolo è quel modo che nelle cose picciole si costuma: fassi in due modi, con vento di mantaci, e con fornello a aere.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 106: Del modo del fondere con fornello a vento. Capitulo quarto. Questo modo del fondere con fornello a vento, da molti è detto a aere, e modo che si fa con poca fadiga. Fassi primamente con un fornello piccolo o grande a vostro modo con crogioli e carboni senza vento di mantaci, ma non senza aere ventosa, qual procede dal luoco dove si fa e dall'adattamento del fornello.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 247: Qualcheduno si maraviglierà, come in una raccolta di cose spettanti all'agricoltura possa aver luogo un fornello economico.
Definiz: § II. Per Quella piccola bocca, comunemente quadra, fatta nel piano del focolare, dentro la quale si pone la cassetta di ferro fuso o anche una semplice graticola, per accendervi il carbone, e il cui fondo riman vuoto per ricever la cenere e dar l'aria necessaria mediante un'apertura che resta sul davanti del camino; e serve più specialmente ad uso di cucinare.
Definiz: § III. Figuratam. e in ischerzo, per Modo di cucinare, Cucina. –
Esempio: Giust. Vers. 172: A noi qui non annuvola il cervello La bottiglia di Francia e la cucina; Lo stomaco ci appaga ogni cantina, Ogni fornello.
Definiz: § IV. E per Quel recipiente di ferro, di bandone, o simili, fatto a guisa di cassetta, o a tamburo, con quattro gambe piuttosto lunghe, nel quale si fa fuoco per lo più col carbone. –
Esempio: Cellin. Pros. 125: E' si usa in Firenze nell'arte dei battilori fondere nel mortaio, che così è domandato questo fornello in che si fonde.
Esempio: E Cellin. Pros. appr.: Vuole essere tessuto di forma ritonda in sino a dua terzi del tutto, e da quei dua terzi in giù si lascia quattro gambe,... in su le quali.... il detto fornello si posa. Avvertisci che dove cominciano le gambe, e' si fa una graticola;... questa graticola serve per il fondo del fornello; e al detto fornello si fa una crosta di terra mescolata con cimatura, ec.
Definiz: § V. Si disse per Fornace. –
Esempio: Vill. G. 641: Nel detto a o 1330 si cominciarono a far le porti del metallo di S. Giovanni,... e gittate furono a fuoco di fornello per maestri veneziani.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 6: Dee dare il detto Comune al detto conduttore il luogo dove faccia i detti fornelli, e dare tutte priete che facessero di bisogno pe lo detto lavorìo, sì veramente che il detto conduttore sia tenuto di cavare o di cavare fare le dette priete.
Esempio: E Uff. Cast. Fort. Fir. 9 t.: Intendasi che il Comune debbia torre la calcina al fornello.
Definiz: § VI. Term. della Milizia. La camera della mina quando è carica; ed altresì Piccola mina che abbia un fornello solo, e sia posto poco sotto a ciò che si vuole far saltare in aria. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 5, 337: Fatto volare nell'istesso tempo un fornello, oppressero molti di quelli che s'erano inconsideratamente avanzati sul terrapieno.
Esempio: Tens. Fortif. 3, 103: Le mine di 6, 8, overo 10 barili di polvere s'addimandano fornelli, nè altra differenzia vi è dalle mine che nella quantità della polvere.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 66: Il che per lungo spazio di tempo fu eseguito con fossi, pozzi, contrammine, fornelli, capponiere, cofani, tagliate, ec.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 77: I cittadini con far giucare ad ogni tratto i fornelli, rovinavano parte della trincea già imboccata nel fosso.
Esempio: E Segner. Guerr. Fiandr. volg. 131: Avevano occultati per gli orli delle fosse i fornelli; e nella fossa maggiore e più vicina al nimico aveano fatte spesse aperture.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 12, 86: Ed ecco che con mine e con fornelli Si diroccan bastioni e terrapieni.
Definiz: § VII. Term. degli Agricoltori. Mucchio fatto di zolle erbose, di pellicce di prato, di fette di torbe, in mezzo al quale talora si pongono frasche, e che, quando è ben secco, si brucia per ingrassar la terra; ovvero per distruggere le erbacce. –
Esempio: Magazzin. Coltiv. 48: Nelle montagne si fanno fornelli per segale e grano.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 264: Nelle più alte e fredde pendici costumano i montanari di fertilizzarla (la terra) ricuocendola per mezzo di fornelli.
Esempio: E Targ. Viagg. I ed. 2, 322: In altri luoghi montuosi della Toscana costumano fare i fornelli, per seminare la segale: nell'estate cioè tagliano la stipa, vale a dire le scope, ginestre ec.; ne fanno fastelli, e gli lasciano seccare; dipoi fanno una fossetta nel terreno, vi mettono dentro il fastello, ricoprendolo della terra che hanno scavata, e danno fuoco, procurando che la terra s'incuoca bene.
Definiz: § VIII. Fornello da campagna, Arnese di rame, di forma rotonda e con coperchio, sostenuto da quattro gambe, nel quale si cuociono certe vivande, mettendovi il fuoco sopra e sotto.