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Dizion. 4° Ed. .
TRITO.
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TRITO.
Definiz: | Add. da Tritare. Lat. tritus. Gr. τετριμμένος. |
Esempio: | Petr. canz. 3. 5. Lassando il corpo, che fia trita terra. |
Esempio: | Dant. Par. 13. E disse: quando l'una paglia è trita ec. A batter l'altra dolce
amor m'invita. |
Esempio: | Cr. 9. 82. 5. Si dia loro (a' paoni) porro minuzzato trito, ovver
cacio fresco. |
Definiz: | §. I. Onde per metaf. Passo trito, e simili, s'intende di Passi piccoli, e frequenti ec. |
Esempio: | Bocc. nov. 77. 14. Videro lo scolare fare su per la neve una carola trita al
suon d'un batter di denti. |
Esempio: | Ar. Fur. 19. Il destrier, ch'avea andar trito, e soave, Portò all'incontro la
donzella in fretta. |
Definiz: | §. II. Per Ordinario, Di poco pregio, Triviale. |
Esempio: | Borgh. Rip. 198. È un'opera tanto trita, e di sì debole maniera, che vi si trova
poco di buono. |
Definiz: | §. III. Per Comune, Usitato. Lat. vulgatus, notus, frequens. |
Esempio: | Salvin. disc. 1. 100. Non vi ha cosa più trita, nè più frequente presso i santi
Padri ec. che il chiamare l'instituto del vivere Cristiano, e massime il più stretto, e il più ritirato, quale si era
quello de' monaci, col nome di filosofia Cristiana. |
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