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TRITO.
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TRITO.
Definiz: Add. da Tritare. Lat. tritus. Gr. τετριμμένος.
Esempio: Petr. canz. 3. 5. Lassando il corpo, che fia trita terra.
Esempio: Dant. Par. 13. E disse: quando l'una paglia è trita ec. A batter l'altra dolce amor m'invita.
Esempio: Cr. 9. 82. 5. Si dia loro (a' paoni) porro minuzzato trito, ovver cacio fresco.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 376. Mandano a cuocere il trito cibo alla pentola dello stomaco.
Definiz: §. I. Onde per metaf. Passo trito, e simili, s'intende di Passi piccoli, e frequenti ec.
Esempio: Bocc. nov. 77. 14. Videro lo scolare fare su per la neve una carola trita al suon d'un batter di denti.
Esempio: Ar. Fur. 19. Il destrier, ch'avea andar trito, e soave, Portò all'incontro la donzella in fretta.
Definiz: §. II. Per Ordinario, Di poco pregio, Triviale.
Esempio: Borgh. Rip. 198. È un'opera tanto trita, e di sì debole maniera, che vi si trova poco di buono.
Definiz: §. III. Per Comune, Usitato. Lat. vulgatus, notus, frequens.
Esempio: Salvin. disc. 1. 100. Non vi ha cosa più trita, nè più frequente presso i santi Padri ec. che il chiamare l'instituto del vivere Cristiano, e massime il più stretto, e il più ritirato, quale si era quello de' monaci, col nome di filosofia Cristiana.