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Dizion. 4° Ed. .
RIUSCIRE,
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pag.256
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RIUSCIRE,
Definiz: | che in alcune delle sue voci, forse usate anticamente, e rimase oggi in contado, si supplisce con quelle del verbo
RIESCIRE, siccome pure il primitivo USCIRE si vale di alcuna del verbo ESCIRE. Sortire, Avere effetto. Lat.
succedere. Gr. συμβαίνειν. |
Esempio: | Bocc. introd. 41. Senza l'ordine loro rade volte riesce alcuna nostra opera a
laudevole fine. |
Esempio: | E Bocc. nov. 68. 12. Cominciò a cucire, e ad aspettar quello,
a che 'l fatto dovesse riuscire. |
Esempio: | G. V. 10. 173. 10. Sovente riescono le 'mprese ad altro segno, che non sono
cominciate, per lo piacere di Dio. |
Esempio: | Petr. son. 32. E vedrai riuscir cose leggiadre. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 152. Nè per molto, che si spesseggiasse con tali osservazioni, ci
riuscì mai d'osservare in essa ec. |
Esempio: | Boez. Varch. 2. 4. Se tutte le cose non riescono loro, come disiderano appunto
ec. per qualunche menomissimo caso s'atterrano. |
Definiz: | §. I. Riuscire, per Divenire. Lat. evadere. Gr. ἀποβαίνειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 100. 33. Quando fuor di casa l'avesse in camicia cacciata, s'avesse sì
ad un altro fatto scuotere il pelliccione, che riuscita ne fosse una bella roba. |
Esempio: | Cas. lett. 23. Mi son rallegrato ec. non tanto per l'esaltazione di casa mia,
quanto per lo grandissimo contento, che n'ha preso N. Sig. e per la gloria, ed accrescimento d'onore, che ne dee
riuscire a V. M. Cristianiss. |
Definiz: | §. II. Riuscire, per Isbrigarsi, Spedirsi. Lat. se expedire. Gr.
ἑαυτὸν
ἀπαλλάτειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 60. 1. Essendo ciascuno della brigata della sua novella riuscito,
conobbe Dioneo, che a lui toccava il dover dire. |
Definiz: | §. III. Riuscire, per Uscir di nuovo; e talora semplicemente per Uscire. Lat. erumpere. Gr. ἐξορμᾶν. |
Esempio: | Lab. 44. Quantunque l'entrare in questo luogo sia apertissimo a chi vuole entrarci
con lascivia, e con mattezza, egli non è così agevole il riuscirne. |
Esempio: | Franc. Sacch. Op. div. L'acqua ec. corre talora sotto il mare, e talora sotto i
monti, e sotto la terra, e poi riesce ne' monti d'Erminia. |
Esempio: | Cant. Carn. 35. Entravi grave, e soffice riesce. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 143. Almeno servirà a fare avvertiti gli altri a non mettersi
per una strada da non poterne riuscire. |
Definiz: | §. IV. Riuscire in un luogo, vale Avervi l'esito, Rispondervi. |
Esempio: | Varch. stor. 9. 220. Abitando in due case contigue, che si poteano dire una sola,
riuscendo elleno l'una nell'altra. |
Esempio: | Fir. disc. an.8. Avevala attaccata appiè d'una finestra, che riusciva sopra
l'orto della casa sua. |
Definiz: | §. V. Riuscirsi d'una cosa, vale Alienarla da se contrattandola, Disfarsene. |
Esempio: | Borgh. Vesc. Fior. 537. Accortosi il cavaliere, che quella compera passava con
poca soddisfazione nell'universale ec. si risolvesse per lo meglio a riuscirsene. |
Definiz: | §. VI. Riuscir bene, o male, Riuscire a bene, Riuscire a buono, o
lieto fine, o simili, vagliono Incoglierne altrui bene, o male, Aver prospero, o contrario esito, fine. Lat.
bene, aut male vertere. Gr. πρὸς
ἀγαθοῦ, ᾒ πρὸς
κακοῦ
γίγνεσθαι. |
Esempio: | G. V. 10. 206. 4. Nota, che sempre è riuscito male al comune di Firenze a far
l'imprese isformate. |
Esempio: | Bocc. g. 1. f. 6. Chi da diverse cose infestato sia oltre alla speranza riuscito
a lieto fine. |
Definiz: | §. VII. Riuscire, per Venire alla conclusione. |
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