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1) Dizion. 5° Ed. .
CENTESIMA, e poeticam$. anche CENTESMA
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Dizion. 4 ° Ed.
CENTESIMA, e poeticam. anche CENTESMA.
Definiz: Sost. femm. La centesima parte di checchessia, che oggi più comunemente dicesi Centesimo. –
Esempio: Bemb. Stor. 2, 162: A' quali due centesime venissero di tuttociò che essi nel fisco posto avessero.
Esempio: Mascher. Geom. Compass. Pref. 14: Acciò il quadrante.... resti diviso in cento, e ciascuna di queste centesime suddivisa in cento.
Definiz: § I. Centesima si disse per Una sorta d'usura. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 310: A costoro permisero che si togliesse usura, che si chiama terza centesima; cioè, che se 'l capitale è trenta, che l'usura dell'anno è dieci: lo secondo grado è di mercatanti, ed a costoro permisero che si togliesse usura, che montassi alle due parti della centesima: di tutti gli altri fecero il terzo grado, alli quali permisero che si togliesse infino a mezza centesima.
Definiz: § II. Centesima, così chiama Dante Quella piccola differenza di tempo che passava tra l'anno astronomico e l'anno civile secondo il Calendario di Giulio Cesare; detta così, perchè nel corso di cento anni avrebbe aggiunto quasi un giorno all'anno, onde coll'andar dei secoli il Gennaio sarebbe caduto non più in inverno, ma in primavera; il quale errore fu poi corretto da Gregorio XIII nel 1582. –
Esempio: Dant. Parad. 27: Ma prima che gennaio tutto sverni Per la centesma ch'è laggiù negletta.