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1) Dizion. 5° Ed. .
LEGGERETTO.
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Dizion. 5 ° Ed.
LEGGERETTO.
Definiz: Diminut. di Leggiero e Leggiere. Alquanto leggiero, nel senso proprio della parola.
Definiz: § I. E per Alquanto agile, spedito, delle membra; detto pure delle membra stesse: con valore anche di vezzeggiativo. –
Esempio: Firenz. Rim. 2, 384: Ed ogni vile erbuccia Empie di nuovi fior sino alle balzo, Lieta a sentirle (le pastorelle) leggerete e scalze.
Esempio: Magal. Sidr. trad. 20: lo dico Di certa razza uccelli, che a tutt'ora Saltellando ne van di frasca in frasca, Quasi del saltellar l'unico intento Fosse il dar lena al leggeretto piede.
Definiz: § II. Figuratam. detto di persona, per Alquanto vano, Di non molto senno, Di poco proposito, o simili. –
Esempio: Cic. Tusc. 173: Leggeretto per certo fu el nostro Demostene, el quale diceva che pigliava diletto di quello mormorio di quella feminella portante l'acqua.
Esempio: Poliz. Pros. 30: Tu hai nome, Piero, d'essere leggeretto e disobedientuzo.
Esempio: Bus. Lett. 231: Lorenzo Martelli fu uomo molto da bene.... e, secondo quei tempi, litterato assai, ma aveva un poco del leggeretto.