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1) Dizion. 5° Ed. .
OCCHIATA.
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OCCHIATA.
Definiz: Sost. femm. Il volger l'occhio, Guardata, Sguardo, per lo più rapido, alla sfuggita, a chicchessia o a checchessia, con una certa intensità od espressione; ed anche Cenno con gli occhi. ‒
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 3, 192: Con occhiate, e con cenni, e con bassa voce cominciarono ad attizzare i Bambergesi a mostrarsi mal soddisfatti di tale nominazione.
Esempio: Galil. Op. Cart. XI, 107: Questo basti aver detto circa il levar la credenza delle fallacie, la quale con una sola occhiata che si dia con lo strumento, si rimuove da ogn'uno.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 235: Porremo in questo capitolo tutt'e tre le coniugazioni, che noi diciam conseguenti, e saranno collocate in maniera, che ciascun da se stesso potrà vedere in una semplice occhiata ogni differenza che tra loro è.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 63: Credeva il mio fantoccio con un sguardo Di sbriciolar tutto il femmineo sesso; Ma dell'occhiate sue ben più gagliardo Or sentene il riverbero e il riflesso.
Esempio: Rucell. Or. Disc. 189: Perlochè allo scoprimento di sì belle varietadi, e di tante sorte di cose, che annoverare e distinguere non si ponno in una occhiata sola, e di sì diverse tinte e lumeggiamenti onde si scorge tutta la Terra colorata e distinta; chi non rimarrebbe attonito e stupefatto, se ec.?
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 194: Schiererò in poco luogo le mie ragioni, semplicemente abbigliate, colle loro armi scoperte; voi le considererete, passando lor sopra con una occhiata, per dare sopra il combattuto sonetto, la dovuta sentenza.
Esempio: Crudel. Pros. 171: Quindi è che le ventenarie donne riducono ogni loro occhiata a mistero.
Esempio: Giust. Vers. 229: Ed or facea concetti e sogni strani Del vederselo lì dalla mattina Senza toccar lavoro, o far parola, O consolarla d'un'occhiata sola.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 226: Chi potria ridir con vario Stil dolcissimo le occhiate O le lettere inviate Dall'amante immaginario?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 335: Strinse le labbra, e per di più ci mise il dito in croce, accompagnando quel gesto con un'occhiata espressiva.
Esempio: Tomm. Poes. 405: Ad ogni occhiata si dilegua un mondo; Pelaghi di terror s'apron davanti.
Definiz: § I. Quanto può vedersi dentro certi limiti volta per volta. ‒
Esempio: Galil. Op. Cart. XIII, 208: L'oggetto si attacca sul cerchio mobile che è nella base, e si va movendo per vederlo tutto, atteso che quello che si vede in un'occhiata è piccola parte. E perchè la distanza tra la lente e l'oggetto vuol esser puntualissima nel guardar gli oggetti che hanno rilievo bisogna potere avvicinare e discostare il vetro, secondo che si guarda questa o quella parte.
Definiz: § II. Vale anche Tanta distanza, o Tanto spazio di luogo, quanto può discernersi con l'occhio: onde Essere un dato luogo, e simili, un'occhiata, o occhiate, vale con una certa iperbole Essere detto luogo vastissimo, di grandissime dimensioni. ‒
Esempio: Sassett. Lett. 205: Vanno cacciando queste due sorte di pesci una specie di pesci volatici, che sono in effetto muggini con l'ali, e così son domandati mugiles alati: i quali volano a schiere sì grandi, che molte volte tengono un'occhiata.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 33: Quivi si vede un prato, ch'è un'occhiata, Pien di mucchietti d'un'allegra gente.
Esempio: Not. Malm. 2, 470: È un'occhiata. È grandissimo; quasi dica Spazioso, tanto quanto un occhio è bastante di vedere, quanto può arrivar l'occhio.
Esempio: Fag. Rim. 1, 101: Palazzi, che son alti e lunghi occhiate: Piazze vaste; fontane a ogni cantone.
Esempio: E Fag. Rim. 2, 96: Quando quest'orto fosse lungo occhiate, Ed ei solo avanzasse tutti quanti N'ebbe sull'Esquilin già Mecenate...; Come c'entra il Fattor?
Definiz: § III. E per Veduta, Aspetto pittoresco di un luogo, Prospetto; per lo più accompagnato da qualche aggiunto, come Bello, Incantevole, e simili.
Definiz: § IV. Occhiata di sole, o, come anche si diceva, occhiata del sole, vale Soleggiamento di breve tempo. ‒
Esempio: Soder. Op. 2, 125: Apransi (i cetriuoli) per diritto con un coltello; cavisene l'acqua che han dentro, e lavinsi con acqua pura; di poi si asciughino con un panno lino, e data loro un'occhiata del sole, si ripongano sparsi su per tavole in lato asciutto sino a che sia tempo di seminargli.
Definiz: § V. A occhiata, posto avverbialm. trovasi per lo stesso che A occhio, Senz'altra guida o criterio che la vista, Secondo che par bene all'occhio. ‒
Esempio: Bocchin. Ricord. 13: E camminavamo a occhiata, che non sapevamo se noi ci andavamo bene o male.
Definiz: § VI. A occhiate, posto avverbialm., vale In modo rapidissimo e visibile; e dicesi per lo più del Crescere, Venir su, di persone, di piante, e simili. ‒
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 34: Voi, al vedere, lontano da me rimbambite a occhiate.
Esempio: E Magal. Operett. var. 225: Tutto è Gange, tutto è Siam, tutto è Buccheri, tutto è Cinningsin, tutto rabeschi, tutto vernici: e noi in tutto e per tutto ci andiamo formando a occhiate sul vero e perfettissimo gusto indiano.
Esempio: E Magal. Sidr. trad. 15: Un sì robusto e sì lodevol cibo Istilleranno (certe fibre) al pargoletto germe. Che presto alto levar le tenerelle Braccia il vedrai, e poco men che a occhiate Venir su così fresco e rigoglioso, Che ec.
Esempio: Giust. Epist. 3, 391: Da' un bacio per me ai bambini che mi figuro verranno su a occhiate.
Definiz: § VII. A un'occhiata, posto avverbialm., vale lo stesso che In un'occhiata; anche figuratam. ‒
Esempio: Vasar. Ragion. M. 44:. Quello che mi piace è, che a una occhiata si vede ogni cosa senza muoversi.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 458: Molto più agevolmente le cose, che a un'occhiata si veggono, restano nella memoria impresse, che ad udirle tempo per tempo alla spicciolata.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 28: Quale fu quello specchio entro cui lo vide? Fu la divinità, da lui posseduta. In essa Cristo rimirò ad un'occhiata quante battiture egli doveva ricevere.
Definiz: § VIII. In meno di un'occhiata, e, come anche trovasi, A manco di un'occhiata, vale lo stesso che In un batter d'occhio. ‒
Esempio: Med. L. Op. 2, 143: I' dissi bene allor dove n'andasti; Ch'io ti perdetti a manco d'un'occhiata.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 28, 81: Il Grasso è un mago di prima portata; E tristi noi, se in guardia egli si mette! Che chiude il fosso in meno d'una occhiata, E a' due prigioni dà l'ultime strette.
Definiz: § IX. In un'occhiata, e anche In un'occhiata sola, posto avverbialm. vale A prima vista, Di colpo. ‒
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 216: Per queste autorità, distese secondo l'ordine dell'età, si vede quasi in un'occhiata, che gli autori tutti.... la chiamano Florentia.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 271: Ho formato una tavola, la quale in un'occhiata farà comprendere queste proporzioni.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 280: Da una tavola sinottica, o tariffa, che ho formata, si comprenderà in un'occhiata l'accrescimento successivo del fiorino d'oro.
Definiz: § X. Dare un'occhiata a checchessia o a chicchessia, o anche in checchessia, o Dare delle occhiate, a checchessia o a chicchessia, o anche in checchessia, vale Guardare con deliberato proposito checchessia, ma per lo più alla lesta, fuggevolmente. ‒
Esempio: Grazz. Rim. V. 260: O sommi Dei, voi fuste bene scarsi, In così ricca gioia e sì pregiata, Che a pena se le può dare un'occhiata,... Ch'a guisa di baleno è via portata (qui in locuz. figur.).
Esempio: Lipp. Malm. 1, 9: Si volta, e dà un'occhiata ne' contadi, Che già nutrivan nimicizie eterne.
Esempio: Not. Malm. 1, 19: Dare un'occhiata. Intendiamo: Guardare alla sfuggita.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 2: Volli farvi sopra qualche curiosa osservazione, e particolarmente nel dare un'occhiata.... all'interno ordine e postura delle viscere.
Esempio: Fag. Comm. 1, 84: Voglio adesso andare in un certo luogo topico! quaggiù nel fondo della ragnaia, dove ho riposti certi danari, per dar loro in tanto un'occhiata, e vedere se sono al suo posto.
Esempio: Giust. Vers. 29: Adesso in circolo Diamo un'occhiata, Tastando il debole Della brigata.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 83: Appena ebbe data un'occhiata alle donne, dovette accorgersi che i suoi presentimenti non erano falsi.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 100: Don Rodrigo intanto dava dell'occhiate al solo che stava zitto; e lo vedeva sempre lì fermo, senza dar segno d'impazienza nè di fretta.
Definiz: § XI. E per Invigilare, Sorvegliare, chicchessia o checchessia; Badarci. ‒
Esempio: Ambr. Cofan. 2, 4: Oltre che gli è a proposito Che dia un'occhiata alla casa, e consideri Gli usci, le scale, la sala, la camera, E ogni cosa, acciò che, bisognandoli Uscirne al buio, sappia ec.
Definiz: § XII. Dare un'occhiata, o qualche occhiata, riferito a scritti, appunti, e simili, vale Esaminarli sia per rendersene conto, sia per aiuto alla memoria; e per lo più rapidamente, alla lesta. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 192: Ho tardato di mandare a Vostra Signoria quel che si trova stampato delle cose mie, perchè m'è bisognato raccorle da più libri.... e.... dar loro un'occhiata, e correggerle dove stanno male.
Esempio: E Car. Lett. ined. 1, 177: Che sia contenta di far dare una occhiata a le nostre ragioni.
Esempio: Malpigh. Lett. 159: M'è stato necessario riflettervi sopra, e darvi (al libro) di passaggio qualche occhiata.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 20: A me basta ch'egli meco venga per dare un'occhiata all'opera di un famoso scrittore spagnuolo.