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1) Dizion. 5° Ed. .
ACCREDITARE.
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ACCREDITARE.
Definiz: Att. Porre in credito, in istima, Procacciar fede a checchessia. −
Esempio: Dav. Tac. 2, 247: Io dirò il vero di quelle cose, che gli antichi non le sapendo accreditaron con l'eloquenza.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 156: I quali [disegni] dagl'invidiosi pittori, e da quei particolarmente che ambivano d'accreditare con quel lavoro i proprj pennelli, tanto e tanto furono biasimati, che ec.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 33: Trattò subito d'allestire tutti i mezzi per la nuova conquista, accreditandola col nome di Nuova Spagna.
Esempio: Magal. Lett. At. 210: Avesse preteso d'accreditar la barzelletta trita, che gl'Inglesi non parlano, e che non fanno altro che cacciarsi la lingua tra i denti.
Esempio: Fag. Comm. 5, 97: Non ho bisogno di altri riscontri per più accreditarmi la vostra persona.
Esempio: Metast. Dramm. 6, 56: D'uopo sarebbe accreditar l'invito Con qualche segno.
Definiz: § I. E a maniera di Neutr. pass. accreditarsi
Esempio: Torric. Lez. 73: Non sono così ignote [la Pittura e la Scultura] in questa famosissima Accademia, che tengano necessità d'encomj mendicati per accreditarsi appresso di voi.
Esempio: Segner. Mann. marz. 29, 5: Speri di riuscirne con gloria, di avanzarti, di accreditarti.
Esempio: Fag. Rim. 1, 369: E, quel che si stimava, Pagava tutti senza ritornello: Onde pensate s'ei s'accreditava.
Definiz: § II. Accreditare un Inviato, un Ambasciatore presso un Principe, una Repubblica, vale Munirlo di lettere credenziali, perchè da quel Principe o da quella Repubblica sia riconosciuto e creduto per tale.
Definiz: § III. Accreditare, parlandosi di conti di dare e avere, vale Far creditore, Porre una partita a credito altrui; contrario di Addebitare.