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1) Dizion. 5° Ed. .
AFFLITTO.
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AFFLITTO.
Definiz: Partic. pass. di Affliggere. −
Esempio: Vill. G. 1, 52: Stato l'assedio a Fiesole la detta seconda volta, e consumata e afflitta molto la cittade,.... s'arrendè a Cesare.
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 110: E sempre afflitti [gli amanti] da pensier noiosi, Volgeano il guardo nubiloso a terra.
Esempio: Red. Lett. fam. 3, 171: Umilissimamente la supplico a voler compatire e perdonare alla mia vecchiaia, e vecchiaia di più in questi freddi così rigorosi afflitta da malattie.
Definiz: § I. In forma d'Add., Addolorato, Pieno d'angoscia. −
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 380: Abbi pietà della mia afflitta moglie, Chè morte ogni odio, ogni cosa discioglie.
Esempio: Castigl. Cortig. 214: A qual tempo affacciar mai si può alla finestra, che sempre non veda passar l'ostinato amante.... col viso afflitto e languido?
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 348: Io mi trovava ancora afflitto della morte del nostro M. Quinto.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 29: Ma se ne van l'afflitte madri al tempio A ripregar nume bugiardo ed empio.
Definiz: § II. Per Abbattuto d'animo, di forze, Prostrato. −
Esempio: Bocc. Decam. 6, 178: Credonsi che altri non conosca, oltre la sottil vita, le vigilie lunghe, l'orare e il disciplinarsi, dover gli uomini pallidi ed afflitti rendere.
Definiz: § III. Per Tormentato. −
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 232: Io ti ringrazio, che m'hai ricoperto; ch'io era molto afflitto di freddo.
Definiz: § IV. Per Travagliato, Angustiato. −
Esempio: Vill. G. 1, 183: Gli Romani veggendosi così afflitti, e forte temendo del detto Radagasio, mandaro per soccorso in Costantinopoli allo 'mperadore.
Definiz: § V. E figuratam. −
Esempio: Machiav. Stor. 1, 22: E così veniva l'Italia in questi tempi ad essere maravigliosamente afflitta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 18: Ne la foce entrò lo stanco Nocchier col legno afflitto, e il lito prese.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 78: Ma la terra, che dianzi afflitta ed egra Di fessure le membra avea ripiene, La pioggia in sè raccoglie, e si rintegra.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 31: E ci donan talvolta delle cose Nelle stagion più afflitte e bisognose.
Definiz: § VI. E pur figuratam., detto di ciò che è in uno stato di miseria, di fiacchezza, di avvilimento, e simili. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 268: Qual colpa, qual giudicio, o qual destino, Fastidire il vicino Povero; e le fortune afflitte e sparte Perseguire?
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 165: Cloridano e Medor si nominaro, Ch'alla fortuna prospera e all'afflitta Aveano sempre amato Dardinello.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 368: Ricorreva a quei rimedj, a' quali solendo ricorrere gli uomini nelle cose afflitte, e quasi ridotte a ultima disperazione, fanno più presto palese a ciascuno la grandezza del pericolo.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 8, 29: Là si trattavano le sorti dei Cristiani già afflitte.
Definiz: § VII. Afflitto, dicesi anche delle piante aduggiate, o colte da brine o nebbie, o intristite dall'alidore. −
V. § V. di Affliggere.
Definiz: § VIII. E in forza di Sost. −
Esempio: Dant. Inf. 27: Come il bue Cicilian che mugghiò prima.... Mugghiava con la voce dell'afflitto, Sì che, con tutto ch'e' fosse di rame, Pure el pareva dal dolor trafitto.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 53: Umana cosa è aver compassione degli afflitti.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 124: Colui che dispregia l'afflitto, toglie a se medesimo la cagione della virtude.