Lessicografia della Crusca in rete

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ORATORE
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ORATORE.
Definiz: Che ora, Che prega. Lat. *precator. Gr. *εὐχέτης.
Esempio: Dant. Par. 33. Gli occhi da Dio diletti, e venerati Fissi negli orator ne dimostraro, Quanto i devoti prieghi le son grati.
Definiz: §. I. Oratore, si dice anche Quegli, che ammaestrato nell'arte del dire fa pubbliche diceríe. Lat. orator.
Esempio: Petr. uom. ill. Con molte parole, a modo d'oratore.
Esempio: Ar. Fur. 41. 45. Se migliore Non se' dimane in questo campo armato, Che tu mi sii paruto oggi oratore.
Esempio: Tac. Dav. Perd. eloq. 418. Oratore è colui, che sopra ogni cosa proposta può dire vago, e adorno, a persuadere atto.
Esempio: Varch. stor. 6. 137. Io, il quale non nelle scuole degli oratori, o de' filosofi tra lettere, e libri, ma negli eserciti, e ne' campi dell'arme tra trombe, e tamburi nutrito, e allevato mi sono, non posso ec.
Definiz: §. II. Per Messo, Nunzio, o Ambasciatore. Lat. nuncius, legatus. Gr. πρεσβύς.
Esempio: Bern. Orl. 2. 27. 26. Intanto l'orator con riverenza ec. Parlò sì bene, e fu lor tanto grato, Ch'al fin concluse quel, per ch'era andato.