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1) Dizion. 5° Ed. .
MARETTA
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Dizion. 5 ° Ed.
» MARETTA
MARETTA.
Definiz: Sost. femm. Mare leggermente mosso; Quell'agitazione del mare, che suole precedere o seguire la tempesta. -
Esempio: Lett. Uom. ill. 532: Non volsero passar più innanzi, massimamente che la maretta era stata grossa, ed aveva travagliato quasi tutti.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 546: Non essendo la cima dei volti delle catarate (cateratte) più alta che un piede sopra la superficie del mare, non può causar maretta nè restìa dentro del porto.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 832: Chi comincia a navigare la prima volta, per ogni poco di maretta amareggiasi di maniera, che tutto si stravolge e si turba.
Esempio: Giord. Op. 2, 304: In mare placido o in maretta, le arti e le forze de' nocchieri bastano; ma nella tempesta, spezzati i remi, squarciate le vele, correndo la nave a rompere, s'implorano ad aiuto anche i passeggieri.
Definiz: § I. In locuz. figur. -
Esempio: Galil. Op. Cart. div. XV, 236: Fra tanto a me rincresce fino all'anima che di sì gran tempesta ancor ci resti quel poco di maretta, che non lascia (senz'adoperarvi gli argani) pigliar porto.
Esempio: Red. Lett. 3, 87: Faremo grand brindisi per la recuperazione totale della salute di V. S...; la quale.... mi rallegro che, dopo qualche procella, sia ormai ridotta in porto: e sebbene anco nel porto continua a provare un poco di maretta, io fin di qua la stimo un quasi necessario e solito residuo della di già passata tempesta.
Definiz: § II. Maretta sorda, dicesi dai marinari Quella leggiera agitazione che provano i naviganti, senza sentire nè il soffio del vento che la produce, nè il fiotto del mare che l'accompagna. E il suo contrario è Maretta fiottosa. -
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 608: Era cessata la burrasca, ma durava quella maretta sorda, che suol esser di mezzo tra la tempesta e la bonaccia.