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Dizion. 4° Ed. .
RAMMARICARE.
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RAMMARICARE.
Definiz: | Neutr. pass. Far doglienze, Dolersi, Querelarsi, Lamentarsi. Lat. conqueri.
Gr. μέμφεσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 50. 12. Essendocene venuto puzzo, e rammaricaticene, aveva detto la
donna ec. |
Esempio: | E Bocc. nov. 69. 17. Di che rammaricandosi Nicostrato, ella
disse. |
Esempio: | E Bocc. nov. 76. 12. E' mi convien dire la cagione, perchè
voi siete quì, acciocchè, se altro avvenisse, che non vi piacesse, voi non v'abbiate a rammaricar di me. |
Esempio: | E Bocc. nov. 98. 24. La qual, poichè l'uno, e l'altro un
poco sdegnosetta ebbe guatato, dirottamente cominciò a piangere, se dello inganno di Gisippo rammaricando.
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Esempio: | Vit. SS. Pad. 2. 87. Delle quali parole quel frate si disdegnò, e
rammaricò. |
Esempio: | Varch. Ercol. 66. Non avete voi altri verbi ec. che significhino questa passione?
ec. V. abbiane ec. due nostri; lagnarsi, e rammaricarsi. |
Definiz: | §. I. Per Mandar fuori voci lamentevoli per dolore di corpo, o d'animo. |
Esempio: | Dant. Purg. 32. E quale esce di cuor, che si rammarca, Tal voce uscì del cielo.
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Esempio: | Gell. Sport. 3. 7. E non ha mai fatt'altro, che rammaricarsi, e dir, che si sente
un gran male. |
Definiz: | §. II. Dicesi in proverb. Rammaricarsi di gamba sana; e vale Dolersi senza cagione. Lat.
immerito conqueri. Gr. εἰκῇ
μέμφεσθαι. |
Esempio: | Varch. Ercol. 72. D'uno, che è benestante, e nondimeno ec. pigola sempre, e si
duole dello stato suo ec. si suol dire: e' si rammarica di gamba sana, egli ruzza, o veramente scherza in briglia.
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Esempio: | Lasc. Pinz. 1. 6. Ohimè tu ti rammarichi di gamba sana. |
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