Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
LIETO
Apri Voce completa

pag.66


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» LIETO
LIETO.
Definiz: Add. Pieno di letizia. Lat. laetus, hilaris. Gr. ἱλαρός.
Esempio: Bocc. nov. 15. 38. Andreuccio lieto oltr'a quello, che sperava, subito si gittò fuori.
Esempio: E Bocc. nov. 41. 1. A dover dar principio a così lieta giornata.
Esempio: Petr. son. 207. O felice eloquenza, o lieto giorno!
Esempio: E Petr. son. 217. La sera desiare, odiar l'aurora Soglion questi tranquilli, e lieti amanti.
Esempio: Dant. Par. 1. Che ciò, che scocca, drizza in segno lieto.
Esempio: E Dan. Par. 2. Volta ver me sì lieta, come bella.
Esempio: Tass. Ger. 6. 4. A lor nè i prandj mai turbati, e rotti, Nè molestate son le cene liete.
Esempio: E Tass. Ger. 13. 67. E con pochi sedendo a mensa lieta, Mescolar l'onde fresche al vin di Creta.
Esempio: Pallad. La cicerchia si semina in questo mese in luogo lieto (cioè: grasso)
Esempio: Bocc. nov. 95. 2. Paese quantunque freddo, lieto di belle montagne (cioè: ameno)
Esempio: Bemb. Asol. 1. 11. A me parrebbe, che questa fonte non si dovesse rifiutare, perciocchè l'erba è più lieta quì, che altrove, e più dipinta di fiori (cioè: più fresca, più rigogliosa)