Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
ULTIMO.
Apri Voce completa

pag.302


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
ULTIMO.
Definiz: Add. Che in ordine tiene l'estremo luogo. Lat. ultimus, postremus. Gr. ἔσχατος, τελευταῖος.
Esempio: Bocc. nov. 90. 10. Compar Pietro. che attentamente infino allora aveva ogni cosa guardata, veggendo questa ultima ec. disse.
Esempio: E Bocc. nov. 99. 36. Domane è l'ultimo dì, che io debbo essere aspettato.
Esempio: E Bocc. Test. 3. E questo intendo sia il mio testamento, ed ultima volontà.
Esempio: Petr. canz. 38. 5. All'ultimo bisogno, o miser'alma, Accampa ogni tuo ingegno.
Esempio: E Petr. canz. 49. 11. Accolga il mio spirto ultimo in pace.
Esempio: Dant. Par. 3. Generò 'l terzo, e l'ultima possanza.
Esempio: Alam. Colt. 1. 21. E chi tien dolce il sapore Per arricchir fra noi l'ultime mense.
Definiz: §. I. Ultima ora, Ultimo dì, o simili, vagliono La morte. Lat. suprema dies Gr. ἐσχάτη ἡμέρα.
Esempio: Filoc. 2. 243. Aspetterai chetamente infino a tanto che la tua Biancofiore vedrai menare per esserle data l'ultima ora.
Esempio: Tass. Am. 4. 2. Costei parla di modo, che dimostra D'esser disposta all'ultima partita.
Esempio: Guicc. stor. 10. Ove lasciato infermo il Cosentino, che ec. vide l'ultimo suo dì.
Definiz: §. II. All'ultimo, posto avverbialm. vale Ultimamente, Alla fine, Finalmente. Lat. tandem, denique. Gr. ὕστατα, τὸ τελευταῖον.
Esempio: Petr. son. 196. L'ira cieco del tutto, non pur lippo, Fatto avea Silla, all'ultimo l'estinse.
Esempio: G. V. 12. 108. 9. All'ultimo, avvegnadio, amantissimo Principe, che la maestà reale ec.
Esempio: Car. lett. 2. 203. Intendo, che 'l Cardinale se ne rimetterà all'ultimo in lei.