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Dizion. 5° Ed. .
INCORSO.
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INCORSO. Definiz: | Partic. pass. di Incorrere. |
Definiz: | § I. In forma d'Add. Caduto in cosa dannosa o pregiudicevole. – |
Esempio: | Machiav. Pros. var. 5, 53: S'intenda, se egli è uomo o donna, incorso in pena di avere a far sempre ogni cosa al contrario, senza potersene per alcun modo o via, retta o indiretta, sgabellare. | Esempio: | Guicc. Stor. 2, 415: La qual città il Pontefice per questa cagione dichiarò incorsa nell'interdetto. |
Definiz: | § II. E per In cui alcuno cade o è caduto, riferito ad errore, pena, e simili. – |
Esempio: | Guicc. Stor. 4, 248: Assolvesse il Pontefice dalle censure incorse i Colonnesi. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 302: Mise mano alla spada, e ferito il nobile giovanetto, lo lasciò quivi subito a terra morto: indi cercando scampo, come è costume, massimamente dopo simili falli, prima incorsi che preveduti; col ferro insanguinato in mano, entrò ec. |
Definiz: | § III. Trovasi per Concorso. – |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 437: Da ogni parte della bulesia si tragga sangue, acciocchè quindi si votino gli umori incorsi al luogo. |
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