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Dizion. 5° Ed. .
IMPROPERIO.
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IMPROPERIO. Definiz: | Sost. masc. Villania, Ingiuria atroce, Detto od Atto ignominioso, contro chicchessia. |
Dal basso lat. improperium. – Esempio: | Cavalc. Frutt. Ling. 263: Questi tali riprendono a furore e con improperj; sicchè guastano e non racconciano. | Esempio: | Domin. Gov. Fam. 69: Tal vestimento darai tu all'anima, quando cercherai di portare in te tutti gli obbrobrj, vituperj e improperj di Cristo. | Esempio: | Savonar. Pred. 9: Stimò maggior riccheza gli improperj per amore di Dio, che tutto el tesoro delli Egizj. | Esempio: | Serdon. Esort. volg. 45: Vi sentirete da gli emuli rimproverare tali scherni cavati dalla sacra Scrittura, beffandovi con tali improperj: È questa la città di perfetta bellezza, gaudio di tutta la terra? | Esempio: | Fiorett. B. Proginn. 1, 20: Il contrastare con gracchiamenti e con improperj in vece d'arme, è atto da femmine. | Esempio: | Dat. Pref. Pros. Fior. 4: Indirizzo per ora a questo segno tutti gli strali dell'arco mio, riserbando ad un altro discorso, da preporsi al secondo volume, la difesa contro alle particolari opposizioni, e contro agl'improperj e gli oltraggi fulminati troppo malignamente dalle penne erudite contro a sì nobil favella. | Esempio: | Paolett. Oper. agr. 2, 365: Cesserà ogni vostra maraviglia, e la confusione che avete preteso di cagionare in me co' vostri improperj, vedrete che torna tutta sopra di voi, quando vi sarete illuminato. | Esempio: | Martin. T. V. 10, 214: Mentre sono spezzate le ossa mie, dicono a me improperj que' nemici che mi perseguitano. | Esempio: | Giobert. Ges. mod. 3, 225: Ma avendo dovuto in questo libro medesimo difendere i privilegj e l'onore di essa (di Roma) contro la fellonia e gl'improperj dei Gesuiti, la difesa e l'apologia non sarebbero credute, se ec. | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 304: Zitti! non urlate. Cessin le feste, le dimostrazioni, Le bandierine e simili giuccate, Cessino gl'improperj ed i sermoni. |
Definiz: | § Vale altresì Atto per sè vituperevole, Turpitudine. – |
Esempio: | S. Ag. C. D. 3, 246: Noi non cultiviamo li martiri nostri con onori divini, nè con umane scelleratezze, come cultivavano coloro li iddii loro: nè offeriamo a loro sacrificj, nè ricordiamo li loro improperj nelle loro sacre. |
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