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4° Edizione
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1) Dizion. 4° Ed. .
DISSIPARE.
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pag.201



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Esempio: Liv. dec. 1. E quindi tutti furono dissipati.


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Esempio: Dant. Inf. 31. Come quando la nebbia si dissípa, Lo sguardo a poco a poco raffigura.


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Esempio: Maestruzz. 2. 11. 7. Secondo il salmo, che dice: dissipò Iddio l'ossa di coloro, che piacciono agli uomini.
2) Dizion. 4° Ed. .
R
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pag.27



2) id: 6cef528cdba148a881ea8582c3312e26)
Definiz: Lettera di suono aspro, e nelle voci, dove è raddoppiata, e frequentata, accresce maggiore asprezza. Consente dopo di se tutte le consonanti nel mezzo della parola in diversa sillaba, come GARBO, BARCA, PERDONO, FORFORA, ORGANO, ORLO, ARME, ORNARE, SERPE, SERQUA, VERSO, CORTE, NERVO, SFERZA; e in tutti questi luoghi ritiene il suo intero suono. Ammette avanti di se nel principio, e nel mezzo della parola, e nella sillaba le consonanti B, C, D, F, G, P, T, V, e fa perder loro alquanto di suono, come BRACCIO, AMBRA, CRUSCA, INCRESPATO, DRAGO, ANDRONE, FRAGOLA, REFRIGERIO, GRATO, AGRO, PRATO, RAPPRESAGLIA, TRAVE, INTRECCIATO, CAVRETTO, SOVRANO; ma l'V è quasi sempre in mezzo della parola. Nel principio della parola riceve ancora la S, come SRADICARE, e allora la S si pronunzia nel suono più rimesso, quale nella voce ACCUSA, di che alla lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola frequentemente, come CARRO, MARRA, ec.
3) Dizion. 4° Ed. .
DEDIZIONE
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pag.65



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Esempio: Liv. dec. 1. Non disperava d'avergli con volontaria dedizione.
4) Dizion. 4° Ed. .
DISFACIMENTO.
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pag.175



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Esempio: Liv. dec. 1. E presso al finale disfacimento si pervenne.


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Esempio: Dav. Camb. 102. Il contratto, cui basta a disciogliere un sol pagamento, è disfacimento di debito, o donagione.
5) Dizion. 4° Ed. .
RINOMINARE
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pag.198



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Esempio: Liv. Dec. 1. In tutte le nozze l'uomo rinominava Talassio.
6) Dizion. 4° Ed. .
DISFINIRE.
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pag.177



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Esempio: Liv. dec. 1. Il primo romore, ed impeto disfinì la bisogna.


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Esempio: Vit. S. Gio. Bat. Non mi voglio impacciare di disfinirvi ora questa parola più innanzi, perocchè tostamente l'udirete dalla bocca della verità.
7) Dizion. 4° Ed. .
DESTRO
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pag.82



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Esempio: Liv. dec. 1. Essendogli venuto il destro, e avendone alquanti uccisi.
8) Dizion. 4° Ed. .
DIETREGGIARE
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pag.102



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Esempio: Liv. dec. 1. Aspramente li Romani cominciarono a dietreggiare, e tornare in fuga.
9) Dizion. 4° Ed. .
PREGHEVOLE
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pag.697



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Esempio: Liv. dec. 3. Umile, e preghevole voce.
10) Dizion. 4° Ed. .
LUSINGANTE
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pag.103



1) id: ff83e2dd937346d990f3ef19975f9480)
Esempio: Liv. Dec. 3. Puerilmente lusingante il padre.
11) Dizion. 4° Ed. .
CINQUENNIO.
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pag.667



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Esempio: Liv. dec. 3. Infino al prossimo cinquennio.
12) Dizion. 4° Ed. .
DISCORARE
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pag.165



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Esempio: Liv. dec. 1. Quelli della villa erano discorati per le tende, che aveano perdute.
13) Dizion. 4° Ed. .
AFFRETTAMENTO.
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pag.81



1) id: 007b5d26875e4c4782fb881acca661da)
Esempio: Liv. dec. 3. E ancora così strabocchevole affrettamento.
14) Dizion. 4° Ed. .
PECORAIO
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pag.531



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Esempio: Liv. Dec. 3. Il pecoraio avea nome Faustulo.


2) id: fcf5c3950ddd4f47a0a96e55523ccd2d)
Esempio: But. Purg. 26. 1. Dalle pecore è detto pecoraio dalle più genti.


3) id: bd5231dda0e8445cbd062580f231e84f)
Esempio: Bern. rim. 1. 65. Ma lasciate, ch'i' abbia anch'io danari, Non sia più pecoraio, ma cittadino, E metterocci mano unquanco, e guari.
15) Dizion. 4° Ed. .
PERTUGIARE
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pag.580



1) id: c2d6c14123754d6782afe0555e13c5fb)
Esempio: Liv. dec. pr. Una sola nave essendone pertugiata.
16) Dizion. 4° Ed. .
SPIATORE
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pag.664



1) id: b26faa14a145403aa7ad1ab62d852bc8)
Esempio: Liv. Dec. 3. Primieramente tenne maniera di spiatore.


2) id: b93b9651c2664f36820f4f8ce03b276d)
Esempio: Red. Ins. 1. Sono i sensi tante vedette, e spiatori, che mirano a scoprire la natura delle cose.
17) Dizion. 4° Ed. .
TEMERARIAMENTE.
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pag.28



1) id: 85aa27fc17a346cd93a130e0c8a01e5e)
Esempio: Liv. Dec. 3. Venendo temerariamente, urtò li cavalli.


2) id: 66fbb1d4a20e434eb4ff47f886e4da2e)
Esempio: E Liv. dec. 3. appresso: Essendo temerariamente il cavallo mosso, poteva esser combattuto.


3) id: b324f7d788e04bfda87b6d55a2d2b37c)
Esempio: Maestruzz. 1. 80. Il padre, e la madre non temerariamente giurano il matrimonio de' figliuoli.
18) Dizion. 4° Ed. .
B
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pag.361



2) id: 03832eb31eca4e04858932008c1ebaf4)
Definiz: Lettera assai simile al P, e all'V consonante, dicendosi molte voci coll'una, e coll'altra scambievolmente; come SERBARE, e SERVARE, NERBO, e NERVO, BOCE, e VOCE, PUBBLICO, e PIUVICO. Delle consonanti riceve dopo di se nella medesima sillaba la L, e la R, e vi perde alquanto di suono; come OBBLIGO, PUBBLICO, BRACCIO, OMBRA, benchè colla L di rado si truovi appresso i Toscani, nè mai in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci Latine, come BLANDO, BLANDIMENTO, ec. Consente avanti di se in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, come ALBUME, LEMBO, ERBA, USBERGO, quantunque si trovi di rado colla S in mezzo della parola, e per lo più ne' verbi composti colla preposizione DIS, come DISBRIGARE. Usasi più frequentemente in principio di parola, come SBANDITO, SBATTERE; e deesi sempre la S avanti al B pronunziare col suono più sottile, o rimesso; come nella voce ACCUSA, di che si dice nella lettera S. Puossi raddoppiare nel mezzo della parola, quando egli occorre, come NEBBIA, TREBBIO, ec.
19) Dizion. 4° Ed. .
RIMPATRIARE
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pag.184



1) id: e1f40ec91c944596a7a5f5b7292429c7)
Esempio: Cecch. Donz. 1. 1. Determinai rimpatriarmi.


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Esempio: Segr. Fior. Mandr. 1. 1. Deliberai di vivermi a Parigi, e non mi rimpatriare mai.
20) Dizion. 4° Ed. .
DISFRENATO.
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pag.178



1) id: aaef5223cd084b9fb7e0f4b9d84183ba)
Esempio: Liv. dec. 1. Ma in tanto sarà ella più disfrenata, in quanto ella sarà meno gastigata.